da Littlewomen » 07/12/2010, 13:55
E comunque qualcosa di inedito c'è, in "60 anni di Formula 1".
Per esempio, quando parlo di Ayrton Senna cito di passata un episodio non conosciuto (alla fine della sua vita, purtroppo) sul quale non s'è mai discusso e sul quale appunto varrebbe la pena di ragionare a lungo. Quel giorno, il terribile 1° maggio 1994, subito dopo il crash di Ayrton al Tamburello, Angelo Orsi, fotografo n.1 di Autosprint e grande amico del brasiliano, inforcò il suo mini motorino e dalla partenza arrivò al curvone dell'incidente. Appena in tempo per vedere che stavano soccorrendo il brasiliano togliendogli il casco. Angelo per riflesso condizionato continuò a scattare foto e, una volta tornato a casa, ebbe la triste e mai voluta certezza di avere in mano il servizio fotografico del secolo. Le immagini di Ayrton con la faccia martoriata dal pezzo di sospensione, che l'aveva colpito sopra l'occhio quasi fosse l'arpione di un fucile subacqueo.
Ebbene, ero ragazzo di bottega ai tempi, nella redazione di Autosprint, eppure potei apprezzare la moralità, l'onestà e la sana deontologia della scelta operata dal direttore Carlo Cavicchi e dallo stesso Angelo Orsi di far sparire quelle foto, di non pubblicarle e di destinarle a un eterno e rispettoso oblìo. Le immagini, viste da loro in gran segreto al proiettore, furono solo la base per cercare di capire cosa era successo, quel giorno. Difatti Autosprint battè tutti ricostruendo alla perfezione la dinamica dell'incidente, con mesi d'anticipo ma con la stessa precisione dei periti processuali.
In un'epoca quale la nostra attuale, densa di sciacallaggi - e non mi riferisco alla F.1, ma a tutto ciò che fa audience, in generale -, questa credo sia una grande, immensa lezione di professionalità moralmente orientata.
Per questo, anche se l'episodio mi restituisce malinconia per la fine di Ayrton Senna, provo un senso laterale di orgoglio per aver lavorato insieme per molti anni con degli stupendi professionisti quali Carlo Cavicchi e Angelo Orsi. In un libro sulla storia della Formula 1 che non fosse solo un asettico riassunto, una cosa così mi son sentito finalmente di rivelarla.
Tanto vi dovevo.
A presto.