'a Cursa: la mitica Targa Florio, un romanzo di Giuseppe Pitrone

Estratti della carta stampata e suggerimenti sui libri relativi al mondo dei motori

da Pedro59 » 22/06/2009, 12:08

Purtroppo è sempre la solita storia italiana.
Siamo un popolo che non cura la memoria.
Tre anni fa accadde lo stesso lontano dalal Sicilia ed in un altro sport, il calcio: volevano distruggere lo storico stadio di Lodi, "La Dossenina" per costruire un centro commerciale...
Allora la reazione dell'opinione pubblica scongiurò l'esecrabile gesto.
Temo che per Floriopoli la questione sia più complessa, perchè lo sport dell'auto vive di strutture meno facili da preservare.
Ho sentito dire da chi c'è stato che le strutture di Reims sono fatiscenti e si sa che i francesi, a differenza di noi sono molto attenti alla loro storia.
Non resta che sperare in un ravvedimento. 
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da Powerslide » 22/06/2009, 13:14

La prima volta che sono stato a Parigi, credo fosse il 1970, mi hanno consigliato come ristorante un certo Pied de Cochon. Si trovava ai margini dei giganteschi mercati generali, Les Halles, uno spazio di 10 ettari in pieno centro. Les Halles erano una dozzina di capannoni aperti in ferro battuto, alti come palazzi di tre piani e grandi ognuno come un quarto della Stazione Centrale di Milano. Vi arrivavano di continuo TIR con ogni genere alimentare ed in specie ostriche freschissime.
Il Pied de Cochon altro non era che un negozietto di pescivendolo in cui, tramite un'angusta scala a chiocciola, potevi salire ad un paio di stanze al primo piano e lì, per una miseria di franchi, mangiare una squisita zuppa di cipolle gratinata ed una dozzina di ostriche freschissime.
In un agosto dei primi anni '70, contro la volontà di tutti i parigini (ma sfruttandone l'assenza per le ferie) Les Halles vennero abbattute e sostituite da centri commerciali sia sopra che sottoterra.
Pie de Cochon esiste ancora, peccato che ora sia un intero palazzo, che al posto dei figli del propietario tu venga servito da camerieri in guanti bianchi, che il conto finale sia da mutuo, ma che, soprattutto, le ostriche siano talmente fresche da avermi costretto a trascorrere il volo Parigi-Milano rinchiuso nel cesso del 737.
Questo per dire che tutto il mondo è paese e non solo l'Italia fa schifo.
Comunque mi sembra di aver sentito che da pochi mesi i box di Reims siano stati restaurati.
Spero con tutto il cuore che anche a quelli di Cerda sia riservato lo stesso dovuto omaggio.
Spero, ma ci credo poco  :(  >:(
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da duvel » 22/06/2009, 14:52

[quote="Powerslide"]

Questo per dire che tutto il mondo è paese e non solo l'Italia fa schifo.
Comunque mi sembra di aver sentito che da pochi mesi i box di Reims siano stati restaurati.
Spero con tutto il cuore che anche a quelli di Cerda sia riservato lo stesso dovuto omaggio.
Spero, ma ci credo poco  :(  >:(
[/quote]

Ignoro cos'abbiano fatto di recente a Reims, mi auguro abbiano fatto qualche lavoro di ripristino che non sia la solita rinfrescata di pittura...ma a vedere le immagini della recente esibizione dell'AutoUnion ho quest'impressione, oltre a quella che le tribune centrali siano ancora nelle stesse condizioni del 1970.
L'ultima volta che lo visitai 3 anni fa c'era anche la torretta TOTAL in metallo che iniziava a cedere....ed avventurarsi nel fango del villaggio del paddock richiedeva quasi il machete per farsi strada ed un po' di attenzione ai cacciatori che sparacchiavano. Il peggio fu la scoperta dei rondò alla garenne e al calvaire, la distruzione del tratto che immetteva nel lungo rettifilo nonchè il raddoppio di carreggiata di quest'ultimo....neanche due anni prima era ancora tutto al suo posto.
A Rouen ci pensarono ancora prima a distruggere le strutture box e la tribuna e, dulcis in fundo, asfaltare il noveau monde :blink:
Dato soprattutto l'ultimo esempio e unito al fatto che i nostri cugini d'oltralpe non sembrano peggio di noi, credo poco che per Cerda si riservi qualcosa di meglio, anche se augurarselo (di cuore) è d'obbligo
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da piteron » 23/06/2009, 17:51

E' con immensa gioia che comunico a tutti coloro che amano il mito della Targa Florio una notizia straordinaria, di portata storica: il portentoso miracolo che auspicavo nel mio ultimo articolo, si è verificato! Infatti, la Provincia di Palermo ha messo sotto tutela, acquistandolo, l'immenso patrimonio sportivo e culturale di Floriopoli. Al Presidente, dott. Giovanni Avanti, un grazie sincero e la stima di tutti coloro che, per anni, si sono battuti per salvaguardare l'opera grandiosa di Don Vincenzo Florio.
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da Pedro59 » 23/06/2009, 18:16

:thumbup1:
Una buona notizia ogni tanto fa bene al cuore ed all'anima...
Speriamo che alle promesse seguano i fatti.
Auguri Giuseppe per te e per Don Vincenzo !
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da Powerslide » 24/06/2009, 0:36

Qualche volta i miracoli si avverano  :thumbup:

Penso che il Preside ci abbia messo una .......... buona parola  8)
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da sundance76 » 24/06/2009, 8:05

Da non credere!!  :thumbup1:
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da duvel » 24/06/2009, 11:01

Meno male! una buona notizia....ogni tanto :thumbup:
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da piteron » 25/06/2009, 18:31

Ringrazio di vero cuore gli amici che hanno commentato i miei interventi, prima con la solidarietà e poi con gli auguri e le frasi di soddisfazione. In quanto al Preside, sicuramente ha fatto la sua parte, ma sono stati soprattutto gli Studenti a battersi per la salvezza di Floriopoli: quelli del "Forum Auto Targa Florio", gli ideatori e curatori dei Musei di Collesano e Cerda(quest'ultimo in fase di trasefrimento a Campofelice di Roccella), i responsabili dei siti internet, tutti coloro che hanno scritto libri sulla Targa o hanno inondato di mail le autorità.
Un affettuoso saluto.
Giuseppe Pitrone
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da Pedro59 » 02/07/2009, 8:44

@Piteron
caro Giuseppe ho letto con vero piacere il tuo romanzo.
Mi è piaciuta soprattutto la prima parte quella delle Targa Florio degli inizi, dove la storia si perde e si trasforma, giustamente, in leggenda e quella, magnificamente ambientata, della faticosa (e gloriosa) ripresa dopo la "porca guerra".
Complimenti davvero per un libro che meriterebbe di essere conosciuto anche fuori dall'ambiente degli appassionati di corse e piloti.
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da piteron » 05/07/2009, 16:21

Caro Pedro,
ti ringrazio per l'affettuoso messaggio. Anche a me piace in modo particolare la prima parte del libro, ha un "sapore"gradevole e riporta alla memoria una Sicilia generosa e fiera. Sono ansioso di ricevere il tuo, di certo mi terrà piacevole compagnia durante le ore di meritato riposo. Permettimi un fraterno abbraccio.
Giuseppe
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da piteron » 18/07/2009, 18:24

La Sicilia ha perso per sempre un suo grande figlio. È morto il barone Antonio Pucci. Uomo di elevatissima cultura, amante della vita e dell’ironia, aristocratico eccelso e pur modesto e disponibile con tutti. Per gli appassionati di automobilismo agonistico, un’icona inamovibile. Vincitore, con Colin Davis, della 48esima edizione della Targa Florio, il 26 aprile 1964, al volante di una Porsche 904GTS. Pur avendo corso un po’ ovunque, pur avendo conquistato il titolo di campione italiano Gran Turismo, era sulle strade siciliane che si esaltava ai massimi livelli. Non solo in Targa, gara disputata ben quattordici volte, ma anche al Giro di Sicilia e nelle classiche in salita. Tuttavia, il suo contributo più importante alla rinascita dell’isola – e non solo dal punto di vista sportivo – forse lo diede subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando, con altri appassionati e aristocratici (Raimondo Lanza di Trabia, Stefano La Motta, Giuseppe Albanese, Giovanni Federico e altri) e con l’apporto entusiastico del Presidente della Regione, l’onorevole Giuseppe Alessi, si adoperò per far risorgere la Targa Florio. A tal proposito, voglio ricordare un episodio che illumina sul carattere e l’onestà di questi uomini: dopo averli ascoltati, il Presidente fece assegnare un notevole contributo economico per l’organizzazione dell’evento. Di quella cifra rimasero inutilizzati ben tre milioni (fine anni ’40!). Ebbene, correttamente li restituirono, anche se Alessi li autorizzò a spenderli per altre manifestazioni sportive. Ecco di chi sto parlando.  E così, il 3-4 aprile 1948, ottantasei piloti si diedero battaglia su un infernale percorso di 1088 chilometri e oltre 13000 curve: 32esima edizione della Targa Florio abbinata al Giro di Sicilia, vinta da Clemente Biondetti e Igor Troubetzkoy su Ferrari 166S, in 12h e 10’. Al purissimo gentleman driver, che molte volte mi concesse il piacere e il privilegio di un colloquio, voglio dare addio con il seguente elogio:

Haiu ‘u cori cchiù niru du niru da siccia. Murìu ‘u Baruni. Murìu ‘u zu ‘ Ntoniu, e comu a iddu – poco, ma sicuru - nun  nni nasciunu cchiù. Sicilia puviredda e sputtunata, puru stautra disgrazzia t’avìa a capitari! Murìu un gran curriduri, un gran signuri, unu chi nun ci pinzava du voti - si ci pistaunu i caddi - a mannari affanculu a cu iera iera. Unu chi nun era fausu, chi ti parrava sempri cu cori ‘nte manu. Cu l’amici vulìa essiri ghiamatu “zu Ntoniu”. E mentri Iddu parrava, iò sintìa u beddu ciauru di ogghiu di ricinu, sintìa u scrusciu di muturi, vidìa i tribuni di Cerda e quannu, ‘nto ’64, vincìu a Tagga Floriu. E sapìa d’onuri e di rispettu, di feudu, di Gattupaddu, di Sicilia assulata e prufumata di zagara e mari, di cristianu chi si ti dicìa sì era sì, si ti dicìa no era no. Non comu ‘sti latri e puddicinedda di oggi, chi si vinnunu e si accattunu pi ‘na manciata ‘i pasta e ti fannu vumitari sulu mi vaddi di luntanu.
Baciu li mani,  zu ‘Ntoniu. Bi parrai tanti voti e nun bi circai mai un favuri, ma uora ni vurrissi fattu unu: lassatimi un posticeddu vicinu a vui e a Don Vicenzu Floriu. U sacciu chi nun sugnu ‘o vostru liveddu, ma lassatimmillu u stissu. Bi prumettu chi nun bi darogghiu distubbu, mi starogghiu assittatu – mutu mutu – supra ‘na petra o un murittu: ‘u disidderiu mi bi vidu e mi bi sentu parrari, nun si stagghirà mai.
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da Pedro59 » 18/07/2009, 18:39

Se n'è andato un pezzo di storia.
Mentre scrivo queste parole mi piace pensare che guardi dall'alto la sua Sicilia, cercando il percorso della Targa...
Addio Barone, è stato bello.

   
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da Uitko » 18/07/2009, 22:29

Buon riposo al Barone
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da piteron » 18/11/2009, 17:49

Ringrazio i 2320 visitatori dello spazio dedicato al mio libro. Inoltre, ribadisco che sono molto interessato a commenti e, soprattutto, critiche di chi lo ha letto. E resto a disposizione per rispondere ad eventuali curiosità sulla Targa.
Cordialissimi saluti.
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