[quote="Pedro59"]
[quote="JochenRindt"]
[quote="Powerslide"]
Peccato che nessuno ricordi Rindt
E poi le classifiche non vogliono dire nulla. Troppe variabili: avversari, macchina e la fortuna che non guasta mai.
Ricordo che Nigel per un lustro e più era lo zimbello di tutti. Quando a Monaco, l'anno della bandiera rossa che diede la vittoria a Prost su un arrembante Senna, uscì sulla salita del Casinò mentre era sorprendentemente in testa, tutti risero. Anche i telecronisti.
Quando perse il mondiale per lo scoppio del pneumatico, tutti dissero che, per colpa dei box, si era giocato l'unico Mondiale che avrebbe mai potuto vincere.
Pensate: se per un qualsiasi motivo la sua carriera si fosse fermata lì, oggi verrebbe ricordato come una mezza figura, come un'incompiuta per il carattere bislacco.
Oggi è ai primi posti delle classifiche.
Pensate ad Alboreto. Se nell'85 fossimo stati più bravi, se avessimo fatto meno cappelle fino a perdere il filo del discorso (ed è una cosa che mi rimarrà sempre sul gozzo), oggi Michele sarebbe ricordato come il secondo ed ultimo Campione del Mondo italiano, forse gli sarebbe intitolata una via, una piazza.
Tutti (o quasi) invece si sono dimenticati che stava per battere un certo Prost e qualcuno dice che Berger lo aveva "asfaltato"
Facile giudicare da fuori, facile stendere classifiche. Fatevi raccontare da Donnini quando Turrini aspettava spuntessero le vetture alla sua destra e Mario gli dovette spiegare che avrebbe fatto meglio a guardare a sinistra
Poi è facile pontificare, presentarsi sbracato in TV ed avere sempre un'aria scanzonata: così se ti scappa qualche caxxata puoi sempre dire che stavi scherzando, che era una battuta
E poi io di queste classifiche ne ho pieni i OO >:(
[/quote]
Certo che Jochen andrebbe ricordato eccome, solo che io con sta storia delle classifiche non vado molto d'accordo. Da quello che so e dopo aver parlato con gli amici in Austria credo che Jochen sia stato un pilota che per via della morte prematura non abbia potuto dimostrare un potenziale grandissimo, intravisto in alcune gare pre 70 e poi in quel maledetto anno conferma di tutto il suo "enorme" talento. Ha vinto più di tutti in F2 ha vinto a Le Mans e ha vinto in F1 non so cosa dire.. In tre anni dal suo debutto assoluto nelle competizioni è arrivato in F1 cosa che fa impallidire anche i giovani talenti da allevamento di oggi. Un pilota di grande stile ancora in un epoca dove contava la personalità e l'uomo faceva lo sport e non la macchina come succede oggi.
Forse l'ultimo degli "assi" vecchia maniera avvolti da un' aurea mistica che poi non si è più vista con il passare del tempo.
[/quote]
Ragazzi, la regola del giochino era "dopo il '74".
Se si parla di prima le cose cambiano.
E di parecchio...
Credo che le classifiche abbiano un valore relativo, ma contengano un fondo di verità, specialmente se vengono ottenute come media di parecchie opinioni.
Io nella mia ho messo Alboreto, perché mi dà sempre fastidio la nostra maledetta esterofilia, provinciale, per cui (in tutti i campi) se uno è straniero ha qualcosa in più.
Michele Alboreto aveva tutto per competere con i migliori, nel suo anno buono Prost gli fu superiore solo per il mezzo che ebbe a disposizione, e di conseguenza vinse il titolo.
Poi ne vinse altri e diventò quello che è diventato ed opra compare, in posizioni più o meno adeguate al suo valore, in tutte le classifiche ed è giusto che sia così.
Non è giusto, invece, che Alboreto non ci sia mai.
Lo stesso vale per Alberto Ascari: quasi sempre viene escluso dal sancta sanctorum.
Solo Nuvolari, fra gli italiani, gode di una giusta fama, ma non crediamo che, per esempio, Varzi e Campari gli fossero così inferiori.
[/quote]
Infatti Pedro è naturale io generalizzavo al di là della classifica cercando di fare mio il concetto che taluni piloti siano poco valutati e son in accordo quando si parla di tempi remoti che ci si ricordi principalmente di alcuni dimenticando per certi versi uomini come Varzi, che secondo me rimane un talento cristallino e incredibile. Su Jochen certamente io sono di parte ma dal materiale che ho raccolto potrei scrivere un libro e chiunque vada a leggere il tutto può affermare che sia stato fuori dal comune e oltre a quello che si pensa comunemente. Deb nel 61 con una Monthlery 1000 scassata e nel 64 al Gp d'austria con una Brabham F1 questo già fa capire chi era e poi il resto lo ha scritto lui emozionandomi veramente oltre ogni limite.
"Io un uomo fortunato? Non lo credo,ma se di fortuna si tratta,speriamo che duri"
Jochen Rindt (1970)