cI SONO TANTI SPUNTI E TANTI SE...E TANTI MA...E COME SEMPRE, RESTANO ACCADEMICO SPUNTO (sorry!) fra noi, per ricordare e riesumare antiche emozioni.
Ha ragione Pedro a sostenere che con altre possibilità(ossia: vettura competitive) forse anche i nostri avrebbero fatto vedere di più, in quegli anni.
C'è qualcuno -non italiano-che ha avuto fortune epiche: nel 1982 quasi Tambay riesce a entrare in lotta per il mondiale e più che la prima metà stagione d'assenza lo penalizzano i due GP saltati, per il mal di schiena.
Scrivo questo per dire che figuriamoci Pironi e Gilles quanti punti avrebbero accumulato, altro che Rosberg.
Eppure fu Kejio Keke che si laureò WC.
Titolo cui arrivò anche Damon Hill, non il più veloce del lotto.
Ma il più concreto in quella stagione, quello sulla macchina giusta al momento giusto.
Scelte terribili, scelte tecniche o di management errate: vedi de Angelis (e Patrese, ma con conseguenze distinte) sulla Brabham sogliola di Murray, un genio ma non in quel caso...Giacomelli non so:grandissimo in F2, ed erano gare spettacolari, con piloti anche di F1,ma lui con la terza Mc Laren non fece cose folli e ci corse sette volte, Gilles con una sola apparizione venne alla ribalta subito...
Teo Fabi era un bel piedino, non so se vi ricordate di Monza 1984...si espresse bene in America, poi...e ancora Nannini, uno tostissimo davvero.
Ma tutti questi nostri piloti forse furono soprattutto abbastanza incostanti, ecco: capaci di belle gare isolate,o di ''treni'' di gare ottime, ma magari seguite da prestazioni assai vicine al Fisico odierno, insomma....not so fast...