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Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 07/01/2019, 11:39
da Niki
Vedo due ipotesi per questo Conti:

1- è uno che cerca di mischiare le carte per non farsi riconoscere
2 - è un fanfarone

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 07/01/2019, 11:53
da sundance76
In realtà sembra sia tutto vero quello che c'è scritto nel curriculum.

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 07/01/2019, 13:39
da Niki
Allora si tratta della prima ipotesi.
Per me è una sciocchezza. Se dichiari chi sei e dove hai lavorato, poi scrivi una serie di cose che fanno a pugni tra loro, è una stupidaggine.
A meno che gli articoli in questione sono stati scritti da persone differenti, quelli che lavorano al giornale, che non hanno tenuto come punti fermi i dati storici della persona.

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 07/01/2019, 14:14
da Connacht
Il sito è un po' assemblato da cani, almeno graficamente, e lui pare un po' disattento nella correzione di bozze (qualche strafalcione grammaticale). Potrebbe anche esserci la possibilità che alcuni articoli siano scritti da persone diverse ma abbiano la stessa firma perché pubblicati un po' confusamente.

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 07/01/2019, 17:01
da 330tr
E intanto Arrivabene è fuori dalla Ferrari.
Al suo posto Binotto, come intenzioni di Marchionne.

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 07/01/2019, 20:52
da Niki
Ufficiale, lo hanno appena detto al tg.
Sembra che ogni mille mosse sbagliate, ne azzecchino una giusta.
Speriamo bene per l'anno che si è appena aperto.

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 08/01/2019, 9:22
da groovestar
Connacht ha scritto:Lui dice di esporre i fatti e giudicare dopo, quindi: è vero che il tribunale di Parigi avrebbe assolto Flavio Briatore? Cosa diceva la sentenza?


Briatore fece appello al Tribunale delle grandi istanze di Parigi, che non assolse in nessun modo Briatore e Symonds, ma che unicamente ravvisò delle irregolarità nel procedimento di irrogazione delle sanzioni in capo ai due responsabili, condannando la FIA ad un risarcimento (minimale) del danno patito.
Il tema del contendere era tuttavia legato alla sanzione (radiazione) che precludeva ad entrambi il proseguo della loro attività (di management e di direzione tecnica).
La FIA presentò appello avverso alla sentenza della corte francese, ma nelle more, FIA e Briatore/Symonds trovarono un accordo stragiudiziale: Pat dopo 5 anni potè tornare in F1 e Flavio mantenne la sua attività di management (ma di fatto gli vennero precluse le porte della direzione sportiva).

Pertanto nessuna assoluzione e procedimento risolto stragiudizialmente.
Il termometro della situazione è dato dai procedimenti civili intentati dalla famiglia Piquet in seguito alle accuse di diffamazione ricevute dal management Renault (Briatore): Nelson e Nelsinho ne sono usciti enormemente arricchiti, con tanto di scuse ufficiali (per il licenziamento, per l'incidente e per le ingiuste accuse mosse nei suoi confronti).

Per cui...se Briatore è "innocente" qualcuno dovrebbe spiegare perché hanno ricoperto d'oro un pilota ritenuto mediocre come Nelsinho.
La verità è che il brasiliano subì mobbing, venne preso nel 2008 solo in virtù dell'accordo sottoscritto nel 2006 per strapparlo dall'orbita Williams, tollerato nel team, mai messo in condizione di competere in ordine a dover dimostrare la propria inattitudine alla guida in F1.
Nelsinho ha avuto coraggio, si è bruciato la carriera, ma ha dimostrato il modus operandi di Briatore nella gestione dei propri piloti. Altro che riabilitazione...

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 08/01/2019, 17:45
da Connacht
Ottimo, le affermazioni a effetto di quel sito a questo punto sembrano proprio utilizzare le tipiche tecniche di distorsione nel raccontare gli eventi. Sono sempre più scettico verso ogni suo articolo. Ci manca solo che si presenti come paladino della verità che viene osteggiato dai poteri perché dice "cose scomode" (e con questo non intendo minimamente difendere l'ambiente della F1 o negare che abbia i suoi problemi e lati oscuri).

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 11/01/2019, 18:24
da Jackie_83
Intanto non si dipinge una buona immagine di Arrivabene...Mark Huges l'ha descritto come una specie di despota, molto umorale e destabilizzante per l'ambiente

https://www.motorsportitalia.net/hughes ... ella-cina/

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Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 16/01/2019, 11:32
da Jackie_83
Intanto "il nostro amico" dice la sua sull'argomento Binotto

https://www.osservatoresportivo.com/oss ... di-binotto

A me sembra un discorso abbastanza logico anche se traspare nuovamente una poca stima per Vettel e una molto forse eccessiva (?) per Binotto, paragonato quasi a Todt (magari!)

Curioso di sentire i vostri pareri



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Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 16/01/2019, 13:30
da groovestar
Bah
Le questione economiche sono notorie ed io stesso, la scorsa settimana, avevo sottolineato come - alla luce delle frizioni nate fra Binotto ed Arrivabene sul budget - come la scelta di dirottare Raikkonen verso altri lidi fosse, principalmente, di natura economica, mettendo da parte qualsivoglia romanticismo sulla FDA, Leclerc et similia.
Del resto, in F1, il 75% dei piloti potrebbe ambire al titolo, se messo nella giusta struttura (ed a livello di competitività, poca differenza potrebbe esserci fra un Leclerc, un Raikkonen ed un Ricciardo, quantomeno a livello meramente prestazionale).

Per il resto tutto questo sperticarsi verso Binotto lo trovo eccessivo.
Ha dimostrato di essere un gran tecnico e dovrà dimostrare di essere un gran manager.
Due lavori totalmente diversi che non permettono valutazioni aprioristiche.
Penso che debba ancora dimostrare tutto e, pertanto, è ben azzardato avanzare paragoni impietosi ancor prima di iniziare una nuova avventurar.
Certamente ha le competenze per far bene, ma farlo assurgere a salvatore della patria prima ancora del GP di Australia, è alquanto prematuro.

Non comprendo inoltre il discorso relativo ai meccanici che, da decenni, sono annoverati fra i migliori della categoria, tanto che gli errori si possono davvero contare sulle dita di 2 mani. E, parimenti, trovo un semplice luogo comune il pistolotto sull'italianità: le capacità non conoscono nazionalità.

In ultimo penso sia inutile il discorso su Vettel vs Schumacher: Schumacher faceva da schermo verso la squadra perché nel 1996 si trovava ad avere a che fare con un team da rifondare, ma passato quell'anno, fu la Ferrari a fornirgli una vettura sempre più evoluta, così da consentirgli di preoccuparsi solo della guida.
Vettel, come TUTTI i piloti, ha bisogno di fiducia, organizzazione e di un mezzo competitivo.
Senza questi ingredienti non esiste pilota che non vada in difficoltà: Alonso, nonostante le sue capacità alla guida, non fu mai in grado di fare schermo e proteggere la squadra (semmai fece l'esatto opposto), Hamilton andò in crisi di risultati non appena vide la McLaren prestare buone e meritate attenzioni a Button (fatto questo che lo convinse a cambiare lido, in tanti del resto dimenticano le sue invettive social contro il team ai bei tempi) e lo stesso Hill, resettata la testa a fine 1995, riuscì a vincere un meritatissimo campionato non appena venne messo in fiducia ed in condizione di competere con una vettura indiscutibilmente inattaccabile.
Se la vettura sarà competitiva e se ci sarà armonia nel team, i risultati arriveranno.

Re: La Ferrari del dopo Marchionne

MessaggioInviato: 18/08/2020, 17:38
da Connacht
Col senno di poi, si può aggiungere qualcosa a quanto detto in questa discussione un anno e mezzo fa?