Baldi ha scritto:Ma forse anche il "confronto" con la fauna esistente è relativo.
Premesso che, salvo eccezioni, in linea di massima i piloti di F1 sono comunque di ottimo livello e spesso i loro insuccessi sono ascrivibili a fatti contingenti (teams, motore, gomme marce, sfortuna(...
Credo che in molti casi un "Fenomeno" faccia apparire meno bravi i suoi rivali.
Che invece bravi lo sono.
Analogamente se in un certo periodo ci sono stati tanti piloti molto bravi, eco che i loro trionfi vengono automaticamente suddivisi e all'apparenza i migliori appaiono meno fenomeni di quello che potenzialmente sarebbero stati.
Io quando si fanno certi ragionamenti sono MOLTO cauto.
Non sono mai esistite epoche della F1 dove un pilota ha dominato perchè non ha trovato abbastanza concorrenza valida.E' un discorso che si può fare per le macchine,vedi Mercedes negli ultimi anni,ma non per i piloti che sono sempre stati validissimi.
Fangio dall'alto dei suoi cinque titoli ha dovuto conquistarli sfidando gente come Farina,Ascari,Moss,Gonzalez,Collins eccetera. Clark gareggiava contro Surtess,Brabham,G.Hill e Stewart e se le davano di santa ragione. Mica da ridere.
Negli anni 70 e 80 abbiamo assistito ad una concentrazione di talenti tale che gente come Peterson,Reutemann,Regazzoni,Ickx,Depailler,Gilles,Pironi e forse anche il nostro Alboreto sarebbero diventati campioni del mondo se Lauda,Andretti,Prost,Senna e Piquet non fossero venuti al mondo.
Schumi aveva di contro Hill,J.Villeneuve,Hakkinen che lo hanno battuto ma poi è stato in grado di rendere il favore e di tenere a bada giovani emergenti come Montoya,Raikkonen e Alonso.Non ingannino perciò i titoli vinti in serie sia da lui che da Vettel e Hamilton.In questi ultimi due casi è stata la vettura che avevano a disposizione a tenere a distanza gli altri pretendenti scivolando verso una deriva tecnica la quale ha praticamente concesso ad un unico team il privilegio di alzare il enormemente il livello e impedendo quell'equilibrio visto nei decenni precedenti.