330tr ha scritto:Una cosa si può dire.
In un mondo di Verstappen e Leclerc, nessuno ha più più pazienza per aspettare l'evolversi di un pilota.
Questi qui non possono nemmeno testare auto reali, e ci si aspetta che in due mesi vadano più dei plurititolati compagni!
Se questo è possibile con i fenomeni (gli Hamilton, i Verstappen, i Leclerc), cosa dovremmo dire dei Mansell, o dei GilVilleneuve?
Probabilmente Giovinazzi non sarà mai campione del mondo con la Williams tra 10 anni, ma gli attacchi violenti da parte dei connazionali (vedi dal primo post..) sono abbastanza inspiegabili..
Semplice:
Mansell e Gilles NON erano dei fenomeni.
Pur essendo stati dei validissimi piloti.
E pure tanto divertenti e goduriosi da vedere.
Però di un diverso piano rispetto a Prost, Lauda, Senna. Gente che a 360° erano completi sotto ogni aspetto.
Il discorso è che ormai abbiamo una "filiera" gestionale dei piloti "moderni" che comincia a seguirli sin dalle formule minori.
Una competizione serratissima per i giovani pulcini che si basa non solo sulle doti velocistiche innate (genetiche?), ma anche sulla capacità di apprendere, migliorarsi e gestirsi. Oltre a dover dimostrare una forza mentale proprio per la competizione continua alla quale sono sottoposti.
Altrimenti fuori! Velocemente.
E, in F1 il più delle volte i top team che gestiscono questa filiera, cercano il fenomeno.
Investono tanto, tantissimo.
Vogliono in Campione del futuro.
D'altra parte questo forsennato Tour Over serve per quella manciata di posti che ci sono in F1...