Proseguendo nella mia personalissima tradizione dei topic dal titolo discutibile (ma che tanto nessuno si calcola)
Ho finito di leggere un ritratto firmato Quattroruote di tutta (a detta loro, sviste e assenti ce n'erano eccome) la produzione Ferrari. Avevo già letto libri e raccolte del genere ma si sa, ogni giorno si impara qualcosa di nuovo, sicché gli ho dato una chance. Ebbene mi ha sorpreso notare, poichè questa volta il mio occhio si è soffermato su questo particolare, come la produzione stradale Ferrari fosse tutto sommato limpida in passato. Sostanzialmente si avevano le 12 cilindri anteriore, le 12 cilindri 2+2 e le sportive a motore centrale (prima V6, poi tutte V8). Tre linee, a cui si aggiungono le speciali F40 e F50. Ripeto, stradali. Bastava che tu sapessi cosa volevi e poi ti concentravi su una linea tra queste.
A partire dai primi anni 2000, diventa invece tutto una gran confusione. Abbiamo si ancora le sportive a motore centrale e le 12 cilindri anteriore, ma le 2+2 evolvono e si affiancano alle 4 posti, e si aggiungono le 8 cilindri anteriore. In mezzo le hypercar Enzo e LaFerrari. Tutte queste, declinate in una pletora di versioni speciali. Le hypercar da strada, quelle da pista, quelle roadster; le 8 cilindri centrale si berlinetta e spyder ma anche versione turbo oppure aspirata; le anteriori a trazione posteriore o versione 4RM; le 8 cilindri anteriore anch'esse berlinetta, spyder, turbo o aspirate. Le 12 cilindri anteriore da strada, da competizione o da pista. Le specialissime (J50, 458 Speciale e simili). Insomma se io oggi volessi comprarmi una Ferrari dovrei essere affiancato da un analista o patire irrimediabilmente una perdita del mio Io
Se a tutto ciò aggiungiamo le prossime linee di produzione elettrica e SUV..