leon_90 ha scritto:Scusate se mi permetto di riportarvi a quello che è il titolo del topic, ma anche il problema di fondo della questione: come imbrigliare, una volta individuata una fonte di energia pulita, in maniera altrettanto pulita?
Sì perché possiamo usare il sole, l'idrogeno, il gas, l'acqua e va bene. Ma come inscatoliamo questa potenza in essere senza fare ancora più danno che consumando le tradizionali fonti di energia?
Sconfinando nella filosofia: ma esiste davvero energia pulita nel nostro universo, quindi con le leggi della fisica e della chimica che valgono da noi? A me pare che tutta l'energia sia inquinamento delle risorse. Il sole cosa fa se non consumarsi perennemente distruggendo se stesso? E quando avrà distrutto se stesso, non comporterà la distruzione del nostro sistema? E l'energia consumatasi del nostro sistema, non impatterà negli equilibri di sistemi più grandi, scompensandoli? Forse il problema di fondo è che dovrebbe esistere l'energia perpetua, che mai si consuma e sempre si rinnova, che andavano cercando gli "alchimisti" della ingegneria ottocentesca e primo novecentesca. Ma, appunto, le leggi della fisica ne impediscono l'esistenza.
Seconda legge della termodinamica. Tutto tende al disordine. L'istante esatto del big bang rappresenta il momento di massimo ordine, assoluto. Da lì è nato il caos, che va a crescere..caos che però è vita. Energia pura non può prevedere organizzazione e creazione di entità coscienti che guardano il GP di Monza smadonnando in pugliese (così riporto in tema..
); quel che facciamo noi, per evitare di scomporci, è rubare un pò di energia più organizzata, proveniente dal sole..
Ogni cosa che facciamo porta a distruzione. Per continuare a esistere devastiamo, ammazziamo..e non solo noi uomini, che anzi spesso ci dimentichiamo di essere nient'altro che mammiferi placentati ma casualmente molto intelligenti e sociali. Gli elefanti non hanno di certo coscienza ambientale..quando passano devastano l'ambiente; sfruttando l'energia organizzata solare si riesce ad evitare l'aumento dell'entropia, mantenendo l'equilibrio, e le piante ricrescono.
Le fasi epocali han visto delle escursioni climatiche notevoli; dalla terra "palla di neve" all'esplosione della vita, al clima tropicale in ogni dove, con enorme sviluppo delle foreste, che oggi riportiamo alla luce come idrocarburi, tendendo a ricreare il clima torrido dell'epoca.
Ci sono risposte "ecologiche"? No. L'uomo camminando ammazza formiche, chiocciole, continuamente distruggiamo microorganismi..è lotta per la sopravvivenza. E poi: che vuol dire "ecologico"? Se solo il fatto di esistere comporta una modifica costante dell'ambiente circostante?
Non esiste quindi la risposta "assoluta": esistono solo compromessi e risposte parziali. Sapendo, comunque, che la vita (la nostra personale e la collettiva sul pianeta, e infine nell'universo) finirà. È una parentesi straordinaria e fragile.
C'è un racconto breve di Asimov, in cui la domanda di fondo è: si può invertire il fenomeno dell'entropia? L'ultima entità resistita al gelo cosmico seguito all'evaporare degli ultimi buchi neri troverà la risposta, e sarà sorprendente.
Tornando all'energia, l'uomo ha vissuto diversi stadi: l'uomo preistorico viveva con scarsissima energia. Si ebbe poi la legna, e il sistema umano ebbe la possibilità di aumentare la sua potenza energetica col fuoco; quindi il carbone, all'oggi siamo al sistema misto, principalmente basato su idrocarburi, che ha permesso all'uomo di prosperare fino ai miliardi di individui. Il periodo ora è incerto e non ben inquadrabile; se tutto andrà per il verso giusto si prospetta una crisi da cambio risorsa principale, e salto verso una nuova fonte "assoluta" (fusione?) che potrebbe aprire la strada all'espansione della razza umana oltre la terra.
Per il momento accontentiamoci quindi di sistemi misti, motori a combustione, elettrico ecc in attesa della soluzione perfetta per la mobilità, che probabilmente non esiste..