Powerslide ha scritto:Tra test a Barcellona e gara loffia agli antipodi, è passata un po' sottotono la presentazione di una nuova Rossa stradale. Una volta sarebbe stato un evento importante, ma i tempi cambiano e va bene così.
Si chiama F8 Tributo e già il nome avrebbe scosso il Vecchio: tributo di che, di che cosa? Non si è capito bene, sembra di sé stessa. E va bene così.
Come ormai a Maranello accade da qualche anno l'uscita del modello più esasperato è coinciso con la cessata produzione e l'arrivo del nuovo: la Pista è stato il canto del cigno della serie 488 come la Speciale lo era stato della 458, la Gto della 599, la TdF della F12 ecc. ecc.
La Tributo ha preso il motore della Speciale e lo ha montato su un telaio derivato da quello, ma meno esasperato. Il risultato è qualche chilo in più e uno scatto leggermente appesantito. Le linee sono belle (parere personale) ed aggressive come si conviene.
La messa a punto del motore è stata dedicata tutta al perfetto compromesso tra potenza e ritardo di risposta che, per l'ennesima volta, viene dichiarato quasi nullo. Lo era stato detto anche per la 488, ma va bene così.
Novità? Una ed anche di una certa importanza: per la prima volta i controlli restano inseriti anche nella posizione più estrema del manettino per permettere, si legge nei fogli di presentazione, anche ai meno esperti di esibirsi in sbandate controllate.
Insomma: potenze a gogò per fare drifting sboroni.
Al Vecchio non sarebbe piaciuto, ma i tempi cambiano e va bene così.
Dico la mia. Esclusivamente dal punto di vista estetico e solo per il mio proprio gusto personale.
Mi piace il muso, mi piace ancora di più il posteriore (entrambe nelle viste di "prospetto").
Un pò meno la presa d'aria laterale davanti alla ruota posteriore, come del resto mi accadeva per la 488.