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Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 29/07/2015, 16:40
da echoes
Powerslide ha scritto:Effettivamente la frase sull'inflazione salariale è una prassi consolidata da coloro che intendono quotarsi sul mercato statunitense. Non credo esista realmente la possibilità che le Ferrari vengano prodotte al di fuori di Maranello.

Piuttosto è preoccupante un'altra indiscrezione che continua a circolare.
Attualmente la proprietà della Ferrari è al 90% degli Agnelli e al 10% di Piero Ferrari.
E' previsto prima della quotazione a Wall Street lo stacco di un maxi dividendo a favore degli attuali proprietari. Per fare ciò la Ferrari emetterà un prestito obbligazionario, s'indebiterà quindi, pur non avendone affatto bisogno. La liquidità attuale è altissima, un miliardo e mezzo, eppure questa sembra non bastare per far fronte al maxi dividendo. Ma quanto vogliono incassare gli Agnelli oltre al circa un miliardo che prenderanno dalla quotazione in Borsa?

Capite perchè Montezemolo, che si opponeva a questa situazione, non aveva alcuna possibilità di restare al comando del Cavallino?
Se poi qualcuno crede ancora ai mancati risultati in F1, beh mangi michette e cresca :mrgreen:


Per quanto mi riguarda, non e' grave che lo facciano ma e' molto grave che sia permesso.

Da ragioniere, indebitarsi per distribuire un dividendo e' follia pura sotto ogni punto di vista.

Onestamente non so se e' pratica ammessa solo in italia/europa o e' una pratica ammessa anche nel mondo anglosassone. Qualcuno ne sa qualcosa??

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 29/07/2015, 17:26
da Jackie_83
Non ne so nulla di finanza, ma penso che se l'intero sistema occidentale è collassato, sicuramente una parte del merito ce l'hanno anche questi giochetti :roll:

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 29/07/2015, 17:36
da 330tr
Io riporto preoccupato questo periodo:possibilità di un trasferimento della produzione – “cercando luoghi di produzione alternativi… in caso di aumento dei salari e di scioperi, cambiamenti nelle leggi e nei regolamenti sul fisco, esportazioni, occupazione e inflazione salariale…” – dall’Italia verso appunto altri paesi.
In caso di "aumento salari"? "Cambiamenti nelle regole sul fisco...inflazione"?
In pratica se l'inflazione passa da +0,3 a + 0,42 è lecito trasferire la produzione in Bangladesh.
Poi fosse vero indebitare un'azienda sana per rendere straricchi sfondati 4 personaggi è qualcosa di incommentabile. Saremmo ben oltre il cattivo capitalismo, entreremmo a piè pari nella criminalità a norma (o meglio "anorma") di legge.

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 29/07/2015, 17:54
da avvocato
Da quando si possono ricostruire con documenti pubblici le sue retribuzioni, quindi dall’anno 2002 fino al 2013, Libera e Bella ha incassato 112 milioni di euro tra bonus, stipendi e stock option. In più, per effetto della buonuscita del 2014, sta incassando un premiuccio ulteriore di euro 27 milioni di euro.

Dal 1991 al 2001 vogliamo che il Nostro non abbia incassato altri 50-60 milioni di euro (ma minimo minimo) tra frizzi, lazzi, ricchi premi e cotillons?
Preciso anche che se il collocamento ferrarista a Piazza Affari fosse andato in porto entro il 2010, Ciuffetto avrebbe incassato altri 15 milioni di euro e che nel 2006 con la vendita del 10% delle quote Ferrari agli Emiri, sono state riconosciute ben 26 milioni di stock option al Nostro Eroe (ma la Ferrari non doveva rimanere interamente italiana? Boh).

Ora, premesso che Ciuffetto nei suoi 25 anni di incarico è stato bravissimo e che 14 titoli mondiali lo testimoniano più di ogni altra cosa, io credo che l’azionista al 90% famiglia Agnelli, dopo due anni sportivamente parlando disastrosi, abbia ritenuto legittimo valutare che un ciclo si fosse concluso. Anche perché Montezemolo, come si è visto, proprio due tozzi di pane non costava e che, da che mi risulti, in Ferrari manco un euro ha mai messo.
E te credo che non voleva andarsene da Maranello e si opponeva all'ingresso degli azionisti!
A questa visione del Montezemolo paladino della purezza ferrarista ed eliminato da chissà quali manovre occulte (paradossalmente compiute da chi nel 1991 per disperazione lo nominò Presidente Ferrari dopo il mega fallimento juventino, offrendogli una fondamentale opportunità di rilancio), non ci credo proprio. Ma se anche fosse, scusate dove starebbe lo scandalo?

E poi Marchionne lo si giudichi dai risultati, non dalla simpatia, tutto qui. L'inizio non mi pare affatto negativo.
Certo pensare a Bottas che arriva pagando 6 milioni di euro a Williams e 12 all’anno di ingaggio al pilota, mi verrebbe da chiamare il TSO, però vediamo quello che succede.

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 29/07/2015, 21:16
da Niki
Jackie_83 ha scritto:Non ne so nulla di finanza, ma penso che se l'intero sistema occidentale è collassato, sicuramente una parte del merito ce l'hanno anche questi giochetti :roll:


Ti quoto totalmente, ma entreremmo in una discussione che non ha nulla o quasi a che fare con questo sito, anche se la formula 1 è l'apice del capitalismo/consumismo/spregiudicatezza finanziaria portata all'eccesso.
Il sistema capitalistico è fallito totalmente, basta guardarsi intorno o accendere la televisione per capirlo. Sempre che lo si voglia capire.
Fallito così come è fallito allo stesso modo il sistema comunista. Per cui bisognerebbe trovare un terzo sistema, ma ho la vaga impressione che non si troverà mai dato che il nocciolo della questione è l'essere umano e la sua ragione di vita votata al possesso e al profitto.

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 29/07/2015, 22:36
da Powerslide
@ avvocato

Sì, nel 2006 gli Agnelli cedettero il 5% della Ferrari agli Emirati Arabi a garanzia di un prestito fatto alla Fiat che era in brache di tela.
Quattro anni dopo, avendo Torino onorato il debito, la Ferrari tornò al 100% in mani italiane. Cosa che non sarà più dopo il collocamento a Wall Street.

In quanto a Montezemolo non credo proprio che il suo maggior merito sia stato quello di vincere 14 mondiali, ma quello di aver risanato un'azienda fallita facendola diventare un must a livello mondiale come stabilimenti, qualità di vita e tecnologia.
Quando arrivò a Maranello la Ferrari era in cassa integrazione per l'oceano d'invenduto che giaceva nei piazzali. La 348 era stata un fallimento pazzesco con il passaggio dallo storico telaio a longheroni, obsoleto ma valido, ad uno semi portante con telaietti anteroposteriori imbullonati. Avevano insomma tentato di aggiornare la loro tecnologia senza averne il knowhow e attingendo da esperienze Fiat completamente inadatte alla bisogna. Il risultato era stata una macchina che arrivata ai 200 andava dove voleva anche sul dritto. Stendiamo un velo sul comportamento in frenata ad alte velocità.
Idem dicasi della Testarossa, tanto affascinante quanto pericolosa, che aveva oltre ai difetti della 348, condividevano la stessa filosofia di telaio, scontava un posizionamento del pesante propulsore in posizione molto elevata.
Montezemolo, con grande pragmatismo, non stette a tentare di rimediare a quegli aborti con nuove spericolate tecnologie, non ce n'era il tempo, ma le tolse immediatamente dal listino sostituendole con modelli col vecchio telaio in longheroni (355, 458, 550).
Nel frattempo impegnò tutti i tecnici telaisti a disposizione per la nascita di un modello con telaio in scatoilato di alluminio. Nacque così la 360 prima vera Ferrari moderna e degna di questo nome, la cui tecnologia di base è adottata ancora oggi.

Non so quanto abbia incassato Montezemolo nei suoi anni di presidenza, ma ogni soldo è stato ampiamente meritato.
Mi preoccupa casomai che stia per lasciare Amedeo Felisa attuale a.d., ma soprattutto direttore tecnico dal 1990 e artefice sul campo della rinascita del Cavallino.

Non m'interessa quandi mondiali vincerà Marchionne, se 0 o 140, mi secca invece che voglia aumentare la produzione di un 20/25% (cosa che Montezemolo aveva sempre rifiutato) per rispettare il fatturato promesso agl'investitori.
Enzo Ferrari, per una sua pagante politica d'esclusività, faceva produrre una macchina in meno di quelle che gli venivano ordinate.

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 30/07/2015, 8:10
da Baldi
Powerslide ha scritto:@ avvocato

Sì, nel 2006 gli Agnelli cedettero il 5% della Ferrari agli Emirati Arabi a garanzia di un prestito fatto alla Fiat che era in brache di tela.
Quattro anni dopo, avendo Torino onorato il debito, la Ferrari tornò al 100% in mani italiane. Cosa che non sarà più dopo il collocamento a Wall Street.

In quanto a Montezemolo non credo proprio che il suo maggior merito sia stato quello di vincere 14 mondiali, ma quello di aver risanato un'azienda fallita facendola diventare un must a livello mondiale come stabilimenti, qualità di vita e tecnologia.

Quando arrivò a Maranello la Ferrari era in cassa integrazione per l'oceano d'invenduto che giaceva nei piazzali. La 348 era stata un fallimento pazzesco con il passaggio dallo storico telaio a longheroni, obsoleto ma valido, ad uno semi portante con telaietti anteroposteriori imbullonati. Avevano insomma tentato di aggiornare la loro tecnologia senza averne il knowhow e attingendo da esperienze Fiat completamente inadatte alla bisogna. Il risultato era stata una macchina che arrivata ai 200 andava dove voleva anche sul dritto. Stendiamo un velo sul comportamento in frenata ad alte velocità.
Idem dicasi della Testarossa, tanto affascinante quanto pericolosa, che aveva oltre ai difetti della 348, condividevano la stessa filosofia di telaio, scontava un posizionamento del pesante propulsore in posizione molto elevata.
Montezemolo, con grande pragmatismo, non stette a tentare di rimediare a quegli aborti con nuove spericolate tecnologie, non ce n'era il tempo, ma le tolse immediatamente dal listino sostituendole con modelli col vecchio telaio in longheroni (355, 458, 550).
Nel frattempo impegnò tutti i tecnici telaisti a disposizione per la nascita di un modello con telaio in scatoilato di alluminio. Nacque così la 360 prima vera Ferrari moderna e degna di questo nome, la cui tecnologia di base è adottata ancora oggi.

Non so quanto abbia incassato Montezemolo nei suoi anni di presidenza, ma ogni soldo è stato ampiamente meritato.
Mi preoccupa casomai che stia per lasciare Amedeo Felisa attuale a.d., ma soprattutto direttore tecnico dal 1990 e artefice sul campo della rinascita del Cavallino.

Non m'interessa quandi mondiali vincerà Marchionne, se 0 o 140, mi secca invece che voglia aumentare la produzione di un 20/25% (cosa che Montezemolo aveva sempre rifiutato) per rispettare il fatturato promesso agl'investitori.
Enzo Ferrari, per una sua pagante politica d'esclusività, faceva produrre una macchina in meno di quelle che gli venivano ordinate.



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riprendo il tuo:
In quanto a Montezemolo non credo proprio che il suo maggior merito sia stato quello di vincere 14 mondiali, ma quello di aver risanato un'azienda fallita facendola diventare un must a livello mondiale come stabilimenti, qualità di vita e tecnologia.


Più volte ho detto e ripetuto, fatto anche un articolo che dovrebbe essere pure qui da qualche parte...





Interessante anche la questione 348 e Testarossa.
Nella mia ignoranza non lo sapevo, non mi piacevano e basta (ancora ancora la linea della 348)

Quando arrivò Montezemolo e poi uscirono modelli come la 456, notai il vento del rinnovamento, soprattutto stilistico e di buon gusto che riportava la Ferrari come marca di classe (vedi Aston Martin) invece che come marchio di grezzi modelli... pure con forme "giapponesati" (vedi la F50 di cui magari mi decanterete le doti tecnologiche ma...)

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 30/07/2015, 9:42
da 330tr
Fate quel che volete della 348 (che Montezemolo chiamò "macchina di *****"), ma vi supplico in ginocchio non toccatemi la Testarossa, il sogno della mia infanzia, luce dei miei occhi, lampo dal futuro, bellissima, bassissima, desiderio di un futuro immaginario, modello del cuore, Bburago 1:18 con cui ho vissuto un rapporto che non esito a definire feticista..
Immagine

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 30/07/2015, 11:11
da Niki
Anche a me la Testarossa piace un sacco, è quella che preferisco dopo la F40. Mi piace di più della Gto che era comunque una 308 pompata.
Per quanto riguarda la meccanica mi rimetto a Power ma come ho già scritto, le ricordo tutte nitidamente. Ricordo la F50 che non mi piaceva affatto, e la Enzo anche se di meno. Ma le altre, diciamo quelle della "rivoluzione", le più moderne sono tutte paurosamente simili ed anonime.

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 30/07/2015, 12:07
da Jackie_83
Perchè l'aerodinamica ormai la fa da padrona anche lì, tutte le supercar ormai si somigliano...in ogni caso, Montezemolo o no, spero che marchionne smammi quanto prima

Inviato dal mio LT22i utilizzando Tapatalk

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 30/07/2015, 12:59
da avvocato
@Power

Circa la situazione industriale della Ferrari nel 1991 non conosco la realtà di allora, e quindi mi rimetto a quanto scrivi.

Da un punto di vista sportivo ad oggi il giudizio sul pulloverato non può certo essere negativo (poi magari da domani farà disastri, ma ad oggi non li ha fatti).
E quindi invece a me interessa eccome che Marchionne vinca o meno dei titoli mondiali, per capire se (sportivamente) avrà fatto bene oppure male.

Altrimenti si parte con un pregiudizio di fondo che onestamente farei molta fatica a comprendere da un uomo di sport come te: siamo tutti appassionati, e la legge dello sport è che chi vince ha meritato ed è stato più bravo, chi perde, evidentemente, no.
E perchè questa legge, che è valsa e vale per tutti, non dovrebbe valere anche per lui?

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 30/07/2015, 23:11
da Powerslide
avvocato ha scritto:@Power

Circa la situazione industriale della Ferrari nel 1991 non conosco la realtà di allora, e quindi mi rimetto a quanto scrivi.

Da un punto di vista sportivo ad oggi il giudizio sul pulloverato non può certo essere negativo (poi magari da domani farà disastri, ma ad oggi non li ha fatti).
E quindi invece a me interessa eccome che Marchionne vinca o meno dei titoli mondiali, per capire se (sportivamente) avrà fatto bene oppure male.

Altrimenti si parte con un pregiudizio di fondo che onestamente farei molta fatica a comprendere da un uomo di sport come te: siamo tutti appassionati, e la legge dello sport è che chi vince ha meritato ed è stato più bravo, chi perde, evidentemente, no.
E perchè questa legge, che è valsa e vale per tutti, non dovrebbe valere anche per lui?


Ti dico subito una cosa: a mio parere Marchionne è un ottimo maneger. Non si spiegherebbe altrimenti l'aver fuso due realtà praticamente fallite per farle diventare una in piena espansione. Sono i misteri dell'alta finanza, anche se non capisco come si possano ottenere certi risultati vendendo solo 500 e 500 travestite da Jeep :geek:
Ma non è lui a preoccupare, un maneger va e viene, quanto la politica dei nuovi Agnelli ben distante da quella dell'Avvocato. Lui, Golfino, come diceva il coll. Kurtz in Apocalypse Now, è solo il garzone del droghiere mandato a riscuotere i crediti. E smbra arrivato il momento per i nipoti di Gianni di fare cassa.

Non so per te cosa rappresenti la Ferrari, per me non di certo la Ges e il suo impegno nel Circus. Ecco perchè considero di secondaria importanza i risultati che verranno ottenuti in F1
Temo che sia destinata a diventare nel giro di una ventina d'anni una realtà ben diversa da quella che conosciamo, tanto mutata da perdere la sua anima.
E' un ciclo frequente nelle imprese "familiari" per quanto grandi possano essere diventate quando viene a mancare una rappresentanza del fondatore.
Sarà un caso, ma anche la Pininfarina sembra un po' smarrita e non ha firmato le ultime Ferrari.
Sarà un caso, ma la F12 ha molto meno fascino ed eleganza della 599. Ma questa è solo una mia opinione personale.

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 31/07/2015, 7:02
da groovestar
Purtroppo ormai il mondo che esisteva prima degli anni 90 si sta cancellando...

Gli equilibrismi finanziari sono prassi comune in tutto il mondo: becere partite a poker pagate con soldi inesistenti di cui non ci si può stupire. Negli anni si sono fatte operazioni peggiori di quella Ferraro. Pensate alle bolle del web. O peggio: pensate al valore del marchio Facebook e rapportatelo al marchio Ferrari. Pensare al giro di miliardi di dollari dietro a un sito internet dovrebbe dare la giusta dimensione dei nostri tempi

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 01/12/2015, 12:43
da Powerslide
«È diventata il bancomat della Fiat».
Così Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Alitalia ed ex presidente della Ferrari, ha risposto a margine del Biztravel forum 2015 a Milano ai cronisti che gli chiedevano un giudizio sulla stagione della Ferrari.
«Sono orgoglioso e contento», ha aggiunto ironizzando. Il riferimento di Montezemolo è al maxidividendo straordinario da circa 2,5 miliardi di dollari che la Ferrari ha deliberato a favore di Fca.
Con lo sbarco di Ferrari a Wall Street a fine ottobre Fiat-Chrysler ha registrato un ricavato lordo di 982,4 milioni di dollari.


fonte: Il Corriere della Sera - Redazione Economia

Re: FERRARI : il dopo Montezemolo

MessaggioInviato: 01/12/2015, 13:05
da Niki
Purtroppo l'errore a monte è stato dello stesso vecchio. Io avrei venduto agli americani che sono molto, molto più attenti a cose come tradizione, originalità, ecc. ecc.
Non come i parassiti agnelli che hanno spolpato l'italia. Ed il gobbo col maglione.