sundance76 ha scritto:groovestar ha scritto:Ebbero entrambi gravi problemi di adattamento alla B195, una vettura tanto bella quanto difficile ed impegnativa, cucita sullo stile di guida del tedesco.
Anche Verstappen ebbe molti problemi e l’unico a tenere botta fu Herbert, con uno stile di guida non troppo lontano da quello del Kaiser.
Non v’e comunque alcuna colpa in tutto ciò negli ex Ferraristi, abituato a vetture totalmente diverse dalla Benetton. L’errore fu del management che decise di prendere entrambi i piloti.
Molti sono i racconti di prima mano che parlano di un ambiente non troppo contento (soprattutto di Berger, reo di una scarsa dedizione alla causa e, a dire degli inglesi, responsabile di una cattiva influenza su Jean, con cui aveva stretto un buon legame)
Mi piacerebbe sarebbe su cosa si basano certe affermazioni tratte da racconti.
Herbert prese vari secondi da Schumacher lungo tutta la stagione, e le due vittorie maturarono grazie alle condizioni che tutti conoscono.
I tempi dei famosi test all'Estoril li ho documentati sul forum e li abbiamo commentati più volte.
Sarebbe più bello documentare certi episodi. E soprattutto le differenze tra gli stili di guida, che dal tuo post risultano di tutt'altro tenore rispetto a quello che finora ho sempre saputo.
Su Facebook esiste un gruppo pubblico ad accesso limitato denominato "Test Formula 1" ove vari ex meccanici (quasi tutti inglesi ed ex Williams e Benetton" si dilettano a scambiare foto inedite ed anche impressioni di prima mano.
Ad esempio emerge come nel 1994, a seguito della complicata situazione Lotus, Herbert rientrò nei radar Benetton.
Briatore, memore dell'esperienza negativa di Johnny del 1989, lo dirittò dapprima in Ligier per monitorare le prestazioni confrontate con Panis, poi si convinse a raccoglierlo in Benetton per tentare la scalata costruttori.
Johnny, nonostante gli scarsi risultati del 1994, si dimostrò più in palla dell'ancora convalescente Letho e del veloce ed incostante Verstappen, non a suo agio sulla B194.
Per quanto attiene il funzionamento del diffusore, delle mappature e dell'aerodinamica Benetton, è lo stesso Toet che tramite i suoi canali ufficiali (LinkedIn e Facebook) svela interessanti retroscena dei suoi anni in Benetton (ivi compreso il suo addio e la vicenda Ligier/Briatore).
Sui rapporti invece fra Alesì/Berger e Benetton, beh sono fatti decisamente noti e sono il classico esempio di matrimoni nati male e proseguiti peggio. Ma ormai il team non era più quello del Kaiser.
Il biennio 95-95 per il team Benetton fu qualcosa di irripetibile nella storia della F1, che non può essere spiegato unicamente con la scomparsa di Senna.
Fu un progetto che nacque nel 1992 con la B192 ed affinato costantemente fino alla stupenda B195. Un biennio di successi nato sul duro lavoro e che ebbe Schumacher come catalizzatore.
Lo stesso Schumacher replicò lo spettacolo con i medesimi protagonisti, vestiti però di rosso.
Quando Wolff dice che deve molto a Schumacher, non sbaglia: lui e Brawn diedero l'impulso al team Mercedes, con insegnamenti che hanno permesso ad Hamilton di raggiungere risultati comparabili a quelli del campione di Kerpen.