Ecclestone: "Punteggi differenziati per le gare”

[Rovert]

davvero, sta raschiando il fondo...

[sundance76]

Io sarei d'accordo se si dessero più punti a Gran Premi di maggior chilometraggio.

Poniamo, ad esempio, un G.P. d'Italia a Monza di 500 km: potrebbe valere più punti di un G.P. di Singapore di 300 Km...

[Rovert]

questa è una proposta sensata... 500 km (se non miglia) meriterebbero sì più valore.

[Baldi]

certo che se pensiamo che una volta le auto erano più difficili da guidare, i piloti erano decisamente meno "atleti" e le piste erano quello che erano.. e i Gran Premi erano super-nettamente più lunghi...

[jeanpierresarti]

[quote="Baldi"]
certo che se pensiamo che una volta le auto erano più difficili da guidare, i piloti erano decisamente meno "atleti" e le piste erano quello che erano.. e i Gran Premi erano super-nettamente più lunghi...
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beh, credo che le attuali monoposto siano "difficilissime" per chi non arrivi da una super preparazione atletica, da un simulatore, o da una formula propedeutica, per lo stress eccezionale che procurano: velocità elevate in curva, e staccate violente.

ma arrivati lì, a quel livello, è molto più difficile fare la differenza. per i vari motivi che tutti sappiamo.

[Uitko]

[quote="Baldi"]
certo che se pensiamo che una volta le auto erano più difficili da guidare, i piloti erano decisamente meno "atleti" e le piste erano quello che erano.. e i Gran Premi erano super-nettamente più lunghi...
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ma le sollecitazioni fisiche erano inferiori 

[sundance76]

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certo che se pensiamo che una volta le auto erano più difficili da guidare, i piloti erano decisamente meno "atleti" e le piste erano quello che erano.. e i Gran Premi erano super-nettamente più lunghi...
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ma le sollecitazioni fisiche erano inferiori 
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In curva oggi i muscoli del collo sono pesantemente sollecitati dai 4 g di accelerazione trasversale. Niente a che vedere coi 0,7 o 0,8 g degli anni '30.

Ma correre 500 km in 4 ore senza servosterzo, senza servofreno, con freni a tamburo che dopo pochi giri si deformavano, gomme strettissime, sterzo impreciso, significava che lo sforzo fisico era globalmente maggiore.

[Baldi]

[quote="Uitko"]
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certo che se pensiamo che una volta le auto erano più difficili da guidare, i piloti erano decisamente meno "atleti" e le piste erano quello che erano.. e i Gran Premi erano super-nettamente più lunghi...
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ma le sollecitazioni fisiche erano inferiori 
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bene!

allora gli facciamo un favore (e pure a noi); gli diamo delle Ferrari D50, delle Vanwall, e delle Maserati F250...

[Baldi]

[quote="sundance76"]
[quote="Uitko"]
[quote="Baldi"]
certo che se pensiamo che una volta le auto erano più difficili da guidare, i piloti erano decisamente meno "atleti" e le piste erano quello che erano.. e i Gran Premi erano super-nettamente più lunghi...
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ma le sollecitazioni fisiche erano inferiori 
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In curva oggi i muscoli del collo sono pesantemente sollecitati dai 4 g di accelerazione trasversale. Niente a che vedere coi 0,7 o 0,8 g degli anni '30.

Ma correre 500 km in 4 ore senza servosterzo, senza servofreno, con freni a tamburo che dopo pochi giri si deformavano, gomme strettissime, sterzo impreciso, significava che lo sforzo fisico era globalmente maggiore.
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in un certo GP di Argentina degli anni cinquanta (ora su due piedi non ricordo l'anno esatto) c'era stata una "moria" di piloti.

... solo Fangio sembrava non risentire di nulla...

[Baldi]

.....1955.......

[groovestar]

Il punto è che non esistono più i circuiti storici cui attribuire punteggi maggiori...

Ci fossero i vecchi Silverstone e Monza superveloci, ci starebbe bene, ma ormai i due circuiti non son più quelli di una volta...Spa verrà presto abbandonata, il Ring non è certamente IL RING che ci piace, per cui cosa ci rimane di storico?

Barcelona? Una location molto tecnica per le vetture, ma che ha sempre (salvo le edizioni 1991 e 1996) regalato GP mortalmente noiosi e poco appassionanti...
Interlagos, Montreal? Suggestivi, ma non certo storici...

[Ignazio Giunti for ever]

Arrivo forse un po in ritardo con il mio commento, ma mi sembra che per giudicare questa proposta di Ecclestone si debba un attimo pensare al perchè esiste un "grande slam" per i tornei di tennis o di golf.
Ebbene, ai tornei più famosi partecipano i tennisti/golfisti più bravi  e quindi più quotati, battersi con nemici più quotati vale di più che battersi con dilettanti e quindi il torneo ha più premi in palio e più fama da dare al vincitore.
Nei GP questo non esiste, perchè i campioni che si sfidano li trovi in tutte le gare, ed allora per avere un criterio di classificazione cosa dovremmo adottare, la storicità del tracciato? La difficoltà di guida? Il montepremi in palio?
L'unico criterio che riterrei accettabile sarebbe la difficoltà di guida, ma questa come la misuriamo, in base alla velocità media sul giro, alla mancanza di vie di fuga che rendono il circuito più rischioso, o che altro.
A me sembra che questa sia una pensata troppo "da marketing" e poco da "appassionato", una cosa troppo artificiosa, studiata più per spillare soldi a quei circuiti che, per fregiarsi del titolo di circuito da grande slam, poi sarebbero chiamati a pagare di più per l'organizzazione dell'evento.
Anni fa, quando Ecclestone si comprò per 100 anni i diritti commerciali dei GP dalla FIA disse che "...è come se un grande chef un giorno decidesse di comprarsi il ristorante in cui lavora....", ve la ricordate questa affermazione?
Mi pare che in questo ristorante da un po di tempo si spacci materiale adulterato e reso appetibile con grandi manciate di spezie piccanti, tanto per non far sentire la puzza.....