[quote="madfilt"]
Da ultimo arrivato voglio dirvi che le prime cose che ho letto in questo sito sono state proprio le memorie di Powerslide. Quindi grazie a lui e grazie a Mclaren7C, Uitko che le hanno raccolte.
E' proprio il genere di lettura che mi interessa, spero possiate continuare a regalarci queste preziose chicche.
![thumbup :thumbup:](./images/smilies/thumbup.gif)
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Grazie a te
madfilt ![Smiley :)](./images/smilies/001_smile.gif)
Allora ti racconto questa.
Siamo nella prima metà degli anni '60 e come spesso ci accadeva, io e un altro compagno di liceo facevamo un salto a Monza: l'Autodromo, la nostra droga!
![Shocked :o](./images/smilies/w00t.gif)
E' un pomeriggio di tardo inverno o inizio primavera, fai tu che poco cambia. Non c'è nessuno che sta provando: pazienza, l'importante è respirare quell'aria. Intanto andiamo in Parabolica così, stradale o junior, se qualcuno gira lo becchiamo.
A quel tempo le tribune in Para erano un miraggio. Solo per le gare più importanti ne montavano una: tubi Dalmine e assi di legno. Nei giorni normali, come quello, ci si arrangiava stando sul terrapieno dietro una rete alta un metro e poco più che non avrebbe trattenuto una bici, anzi, era tanto se stava su di per sè
![Undecided :-\](./images/smilies/001_unsure.gif)
L'alternativa, bella, era salire su una delle torri di segnalazione in ferro che a quel tempo ancora esistevano: dismesse dal loro primario compito di segnalare i giri ed i piazzamenti al pubblico con appositi cartelli, venivano usate dai fotografi e, incredibile
![Cheesy :D](./images/smilies/biggrin.gif)
, dalle prime telecamere.
Inutile però fare la fatica di arrampicarcisi, quel giorno, perchè proprio nessuno sembrava voler entrare in pista. Così ci appoggiamo alla rete, adagio sennò crolla, e ci mettiamo a parlare: auto o ragazze, mescolando il tutto che vien più buono.
Eravamo su un argomento o l'altro, chi si ricorda, quando infine si sente qualcosa. Ecco spuntare una macchina dall'Ascari. E' una Mini Cooper verde col tetto bianco sporco e la marmitta deve essere stata ben svuotata perchè fa un rumore infernale. Ci guardiamo e ci sorridiamo: la nostra pazienza è stata premiata
![001_rolleyes :001_rolleyes:](./images/smilies/001_rolleyes.gif)
Al secondo giro chi la guida si tira una bella staccata dopo il cartello dei 100. Io e il mio amico ci guardiamo negli occhi e, senza dir nulla, facciamo sì con la testa. Questo promette bene, pensiamo.
Al terzo giro eccola arrivare ancora più impiccata: tanto lavoro di volante e anche un po' di controsterzo!
Gli prendiamo il tempo: questo va!
Quarto giro: staccata, grande sfollata e macchina che punta dritta verso la sabbia. Quando la raggiunge s'impunta, si alza e fa due capottoni mica da ridere. Perde pure la portiera lato passeggero che si era aperta e infine si ferma a testa in giù.
Io e l'amico ci guardiamo in faccia: siamo gli unici presenti, gli unici che possono dare una mano. Scavalchiamo e cominciamo a correre. Tra la polvere si vede poco e non siamo per nulla tranquilli. Quando arriviamo su ciò che resta del Cooper ci tranquilliziamo: dai rottami una voce continua gridare: "La terza, la gamba!" alternando le due cose con dei bestemmioni rassicuranti
![001_rolleyes :001_rolleyes:](./images/smilies/001_rolleyes.gif)
Insomma, che non fosse entrata la terza l'avevamo capito dalla sfollata, che il ragazzone dentro si fosse fottuto una gamba l'apprendevamo ora.
Mentre ancora stiamo pensando a come tirarlo fuori (io intanto mi ero già offerto di correre ai box per avvertire
![Cool 8)](./images/smilies/cool.gif)
) ecco per fortuna che arriva un tizio in moto. Lo guardiamo: è Ernesto Brambilla, il pilota!
"Come sta quel pirla di mio fratello?"
"Bene, bene, potrebbe però essersi rotto una gamba."
"La testa si deve rompere quello lì! E adesso chi lo dice a ..... " e nomina il propietario del rottame.
E già, quello in questione era Vittorio.
Allora nessuno lo conosceva: ma ancora un paio d'anni ..............
![thumbup :thumbup:](./images/smilies/thumbup.gif)
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)