Più che i mali della Ferrari hai elencato in massima parte i malanni della F1 attuale,cui Top Team sono in mano a personaggi quantomeno opinabili e tendenzialmente bugiardi,pilotati dagli sponsor e da piloti con la sindrome della primadonna.
In Redbull,McLaren ed alla ex Renault le cose non sono state diverse,è questo l'andazzo con cui viene gestito il baraccone e lo spirito dei "bei tempi" se n'è andato con loro.
Poi delle seconde guide di comodo,è dai tempi di Nakajima e Dumfries che se ne parla e la Ferrari non è la prima e ne sarà l'ultima a porre il veto su un pilota ed il famoso dream Team Senna-Prost è irripetibile e non deve destar scandalo che sia così,d'altronde ha rappresentato un'eccezione alla(per me giusta)non dispersione delle risorse e all'incanalare le energie verso un unico pilota.
Del resto è una strategia che ti puoi permettere solo se hai un mezzo ben al di sopra della concorrenza,perchè altrimenti provoca solo sfaceli come nel 1986/1987/2007...fosse stata meno fragile la Ferrari nel 1989,forse staremmo qui a ridere di come Prost e Senna si sono giocati un titolo,mentre il 1984 ha insegnato alla McLaren che,se non si ha un ampio margine,meglio non disperdere le energie (basta chiedere a Lauda).
Il vero problema è che bisogna vincere sempre,a tutti i costi,e chi perde e commette errori è un coglione oltre che un perdente,una volta invece esisteva la sconfitta con l'onore delle armi.
Per gli anni che viviamo,gente come Prost,Mansell,Peterson,Alboreto non sarebbero ricordati per i grandi che furono,ma solo come clamorosi perdenti che rimasero beffati nel 1982,83,84,85,86,87...
Prost non avrebbe trovato una guida,Mansell si sarebbe ritirato e Peterson e Alboreto comparsette...
Secondo me tifare un Team è sempre sbagliato,bisogna sempre guardare al pilota e alla macchina...il resto è circus