Hawthorn, Musso e Schell
In terza fila con l'ottavo tempo troviamo Fangio che torna alle competizioni dopo una lunga sosta, al volante di un prototipo Maserati.
Data la velocità del tracciato i pronostici sono favorevoli alle Ferrari che al momento della partenza scattano in testa insediandosi nelle prime tre posizioni con Hawthorn, Musso e Collins.
La partenza
Sono due anni che la Ferrari non vince un Gran Premio di formula 1, più precisamente dalla gara tenuta in Germania nel 1956, e questa sembra la volta buona visto il modo in cui è partita la corsa.
Al 4° giro però Collins arriva lungo in frenata per colpa di un tubo della presa d'aria che si è incastrato sotto il pedale del freno: quando riprende è in quart'ultima posizione.
Al 9° giro le posizioni vedono Hawthorn in testa seguito da Musso, Brooks e Fangio.
Al 10° giro Musso segue Hawthorn da vicino quando in prossimità della curva Thillois i due raggiungono due auto e cercano di doppiarle: la manovra riesce subito ad Hawthorn mentre Musso invece perde tempo prezioso distaccandosi dall'inglese.
Per recuperare subito il distacco il pilota italiano affronta la curva successiva in pieno anziché alzare il piede come si fa normalmente, ma non riesce a rimanere in pista ed esce di strada in piena velocità. Purtroppo perde la vita nell'incidente.
Hawthorn è al comando e amministra il vantaggio sugli avversari mentre dietro di lui si scatena la lotta tra Moss e Brooks sulle Vanwall, le tre BRM e Fangio sulla Maserati.
Mike Hawthorn su Ferrari (© LAT Photo)
L'argentino riesce a prevalere ma deve fermarsi ai box dopo pochi giri per un problema alla frizione della propria auto. Quando riparte è in settiman posizione ma la frizione è fuori uso.
Brooks si ritira per un problema al cambio, Trintignant lo imita pochi giri dopo per una rottura ad un condotto dell'olio. La lotta per la seconda posizione rimane così circoscritta a Moss e Behra dato che anche Schell si è ritirato per noie alla pompa della benzina.
Al 41° giro Behra deve cedere anch'egli per problemi alla pompa della benzina lasciando strada libera a Moss che è saldamente in seconda posizione seguito da von Trips in terza. Dopo una grande rimonta Collins è in quarta posizione ma sul finire della gara viene superato da Fangio.
Mike Hawthorn taglia il traguardo (© LAT Photo)
Dopo un lungo digiuno arriva così la vittoria per la Ferrari, ma tuttavia rimane il sapore amaro per la morte di Musso.
A rendere più triste la giornata c'è anche un'altra notizia: Fangio, dopo l'arrivo, ha annunciato che si ritirerà dalle competizioni definitivamente.
Classifica finale:
- 1 - Hawthorn, 2h 03'21"3 alla media di 201,898 km/h
2 - Moss, 2h 03'45"9
3 - von Trips, 2h 04'21"
4 - Fangio, 2h 05'51"9
5 - Collins, 2h 08'46"2
6 - Brabham, 49 giri
7 - P. Hill, 49 giri
8 - Bonnier, 48 giri
9 - Gerini, 47 giri
10 - Ruttman 45 giri
11 - Salvadori, 37 giri
ritirati:
7° giro: Allison, motore
10° giro: Musso, incidente - Shelby, motore
16° giro: Brooks, cambio
24° giro: Trintignant, condotto dell'olio
28° giro: Godia, incidente
34° giro: G. Hill, motore
36° giro: Lewis-Evans e Brooks, motore
41° giro: Behra e Schell, pompa della benzina
giro più veloce:
45° Hawthorn in 2'24"9 alla media di 206,254 km/h
Classifica del campionato:
23 Moss, Hawthorn
12 Musso
10 Schell
8 Trintignant, Brooks
7 Fangio
6 Behra, Collins
4 Lewis-Evans, von Trips
3 Brabham, Allison
(GPX.it)