La Ferrari si presenta con 4 monoposto affidate ad Hawthorn, Collins, Musso e Gendebien. Le Vanwall invece sono condotte da Moss, Brooks e Lewis-Evans.
Brm, Cooper e Lotus schierano auto con motore di 2200 cc.
Alla fine delle qualifiche le Ferrari sembrano le favorite avendo conquistato la prima fila con Hawthorn in pole position e Musso al suo fianco; anche Moss è in prima fila con il terzo tempo.
Nonostante le previsioni dei tecnici sul calo di prestazioni delle auto dovute all'adottare carburanti commerciali, queste invece aumentano e le prime sei monoposto in griglia scendono addirittura sotto la barriera dei 4'.
Al momento della partenza Gregory non riesce ad avviare il motore della sua Maserati ed il direttore di gara, nonostante sia stato già dato l'avviso dei due minuti, la ritarda ulteriormente. Questo fa si che il motore dell'auto di Collins si surriscaldi a sua volta ed inizi a fumare.
Al via Moss scatta in testa seguito da Hawthorn. L'indecisione dello starter ha fatto si che vari piloti nelle retrovie abbiano guadagnato molte posizioni.
Nel corso del primo giro Moss sbaglia una cambiata mandando il motore fuori giri e terminando così la propria gara. Brooks transita in testa seguito da Collins, Hawthorn e Gendebien. Collins sembra destinato ad avere la meglio sugli avversari ma il motore della sua auto che si era surriscaldato al momento della partenza cede.
La disfatta della Ferrari è completata dall'urto tra Gendebien e Lewis-Evans che costa tre minuti al francese e dalla paurosa uscita di pista di Musso al 6° giro alla curva Stavelot a causa del desciappamento di una gomma. L'auto vola fuori pista a circa 280 km/h fortunatamente senza conseguenze per il pilota. Anche Behra su BRM è costretto al ritiro per l'abbassarsi della pressione dell'olio.
Ad un quarto di gara i migliori sono già usciti e Brooks conduce seguito da Hawthorn che guida con prudenza non fidandosi della tenuta degli pneumatici, visto quello che è accaduto al compagno di squadra. I due di testa sono seguiti dall'altra Vanwall di Lewis-Evans.
Verso la fine della gara Hawthorn si lancia nella rimonta dimezzando il distacco che ha dal leader della corsa ma non riesce a superarlo.
Brooks su Vanwall
Se la gara fosse durata anche un solo giro in più, molto probabilmente la classifica sarebbe stata differente dato che Brooks rompe il cambio a 300 metri dal traguardo e Hawthorn rompe un pistone a 200 metri. Lewis-Evans invece taglia il traguardo con un bracci della sospensione tranciato e la ruota inclinata paurosamente.
Moss resta al comando della classifica generale ma in seconda posizione si porta il connazionale Hawthorn.
Classifica finale:
- 1 - Brooks, 1h 37'06"3 alla media di 209,093 km/h
2 - Hawthorn, 1h 37'27"
3 - Lewis-Evans, 1h 40'07"2
4 - Allison, 1h 41'21"8
5 - Schell, 23 giri
6 - Gendebien, 23 giri
7 - Trintignant, 23 giri
8 - Salvadori, 23 giri
9 - Bonnier, 22 giri
10 - de Filippis, 22 giri
ritirati:
1° giro: Gregory, motore
2° giro: Moss, rottura valvole motore
5° giro: Seidel, assale posteriore
6° giro: Behra, pressione dell'olio - Collins, surriscaldamento motore - Musso, incidente
12° giro: Hill, motore
17° giro: Brabham, surriscaldamento motore
22° giro: Godia, motore
giro più veloce:
24° Hawthorn in 3'58"3 alla media di 213,008 km/h
Classifica del campionato:
17 Moss
14 Hawthorn
12 Musso
10 Schell
8 Brooks, Trintignant
6 Behra
4 Fangio, Collins, Lewis-Evans
3 Brabham, Salvadori, Allison
(GPX.it)