[quote="Roberto82"]
io avrei una domanda per il Power-commissario-che-fu.
La domanda è questa: in una situazione di pericolo, un commissario non lavorerebbe meglio sapendo di stare in regime di SC, piuttosto che guardarsi sempre intorno facendosela sotto per la paura che un bolide piombi su di loro a 300 Km/h? A me personalmente le sole bandiere gialle non farebbero stare tanto sicuro e quindi lavorerei peggio.
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Lo dico chiaro e tondo: oggi non rifarei il commissario.
1) Troppo pericoloso.
2) Nessuna soddisfazione: sarei solo uno spazzino o un guidatore di trattori per portar via le macchine.
Cominciamo a chiarire una cosa. Ai miei tempi nelle postazioni esistevano quattro tipologie di addetti:
a) i commissari,
b) il personale di servizio,
c) gli uomini della CEA,
d) infermieri con autombulanza.
Tutte queste persone rispondevano direttamente agli ordini del Capoposto che era generalmente il Commissario più anziano (sperando che anzianità ed esperienza andassero di paripasso anche se a volte non era così).
Le figure c) e d) non hanno bisogno di essere spiegate.
La figura b), il personale di servizio, aveva il compito di liberare la pista dalla vettura incidentata, di spazzar via i detriti e di spargere il filler. Manovali si direbbe, ma di alta qualità perchè spesso toccava loro, con l'aiuto dei leoni della CEA e del personale paramedico, l'ingrato compito di estrarre il pilota dalla vettura.
Va da sè che in caso di necessità ognuno era pronto a svolgere anche mansioni che non gli competevano, ma di norma i compiti erano rispettati.
I commissari erano Angeli Custodi, sia per gli addetti, sia per i piloti.
Gli addetti si fidavano ciecamente della protezione che le "gialle" sventolate offrivano loro (ho visto addetti lavorare chini su un rottame in traiettoria, con le spalle rivolte al senso di marcia). Si fidavano di noi che eravamo entrati
sulla pista; si fidavano perchè vedevano che noi ci fidavamo dei piloti, perchè se noi
sulla pista ci sentivamo protetti da un pezzo di stoffa gialla, altrettanto poteva valere per loro.
E noi ci fidavamo dei piloti, perchè sapevamo di essere il loro unico riferimento, il loro unico amico che poteva indicare la strada che non portava a Samarcanda.
C'erano tanti modi di sventolare le bandiere (di qualunque colore fossero), di indicare con una mano, un braccio. Un codice non scritto nè concordato, ma tanto intuitivo da essere universale.
Quando l'incidente era brutto, i piloti lo capivano dai nostri gesti prima ancora di essere arrivati sul posto e lì transitavano ad una velocità veramente congrua, a volte addirittura a passo d'uomo e non per modo di dire.
Ovvio che il "furbo", quello che alza il braccio e tiene giù il piede, nella massa si può sempre pescare, ma durava poco: il tempo di una telefonata in Direzione ed ecco che la "nera" gli veniva sventolata sul muso.
Altro che DT o S&G: noi rischiavamo la vita e perciò eravamo rispettati, eravamo giudici unici senza appello proprio perchè la ghirba che mettevamo in gioco era la nostra.
In quella manciata d'anni ho rischiato brutto quattro volte, ma mai per colpa di un'inadempienza di un pilota. Durante quegli anni tra noi ci fu un solo infortunato (e purtroppo anche gravemente) per un caso più unico che raro: venne investìto mentre proteggeva un collega che spostava una vettura, perchè il pilota che sopraggiungeva ebbe un malore che gli fece perdere il controllo del mezzo. Incredibile!!!
Con questo non voglio dire che le condizioni di lavoro possedessero un minimo di protezione, ma proprio per questo i piloti ci rispettavano: perchè le loro condizioni di sicurezza erano analoghe.
Oggi i commissari sono quasi invisibili dietro a reti e gabbie e questo non solo in F1 (dove le vetture percorrono le curve a velocità impensabili e se picchiano vanno in pezzi di carbonio che tagliano come bisturi), ma anche in gare di Gt o Turismo. Perchè ormai l'andazzo e così: molto si è guadagnato in sicurezza, altrettanto si è perso nello "spirito" delle competizioni.
E poi chi può mai rispettare un Commissario: c'è il team-radio che ti para il kulo. "Gialla alla curva 7, passa pure veloce e tieniti un po' largo. Ricordati però di non migliorare il tuo tempo in quel settore sennò ti penalizzano."
Ma che godere (nè per il pilota, nè per la squadra- sia chiaro-) vedere la Mecca di Kimi perdere un GP tirando lungo ad una curva sporca d'olio, solo perchè vie radio non glielo avevano segnalato!
Eppure quei poveri pirla con la casacca arancione, la "giallo/rossa" l'avevano ben esposta
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)