[quote="Roberto82"]
[quote="Powerslide"]
[quote="Roberto82"]
Ho una domanda per Power (sia il Power pilota che uomo che ha vissuto anni al fianco dei piloti): un pilota preferisce una pista con lunghi rettilinei come monza o il vecchio hockenheim oppure prova più piacere nell'affrontare ad alta velocità un circuito misto come il vecchio Nurburgring? Te lo chiedo perchè un giorno J. Villeneuve disse che i lunghi rettilinei lo annoiavano.
[/quote]
E' una domanda molto interessante.
Ovviamente varia da pilota a pilota ed anche a seconda delle epoche.
Clark diceva che i rettifili gli servivano per riposare braccia e mani (per queste era solito fare degli esercizi di defaticamento) e per controllare gli strumenti.
Baghetti certamente amò Reims visto il motore che si trovava sotto ed anche Regazzoni non fu certo triste a Monza '70
Merzario a Le Mans sul vecchio Hunaudieres col 512 coda lunga, si sarebbe fumato un pacchetto di Marlboro per allontanare la tensione
Bergher ad Hockenheim dava il meglio di sè: amava le staccatone da 300 in su.
In generale però è il misto veloce quello che più appaga il pilota. Da qui però a dire che i rettilinei lunghi annoiano ce ne corre, da 350 poi .......
Gilles amava il Mistral perchè amava la velocità in sè. Raccontava che s'impegnava al massimo nella curva d'entrata e controllava sempre i giri che prendeva passando di fianco ad un albero che gli serviva da riferimento. Il resto del tempo non si chiedeva se avrebbe preso Signes in pieno, quello lo dava per scontato, ma quanti giri avrebbe perso nel percorrerla.
Un tempo poi, i rettilinei ti servivano a prendere una scia per tentare un sorpasso. Ed anche questo era impegno.
Nel mio piccolo, piccolissimo, quando giravo a Monza senza chicanes, usavo il dritto per prepararmi mentalmente alla curva in pieno o alla staccata che mi aspettava (che poi erano solo due: Lesmo 1 e Parabolica). Ad Imola l'unico tratto in cui rilassarsi (in F.Ford) era dall'uscita della Rivazza fino alla Tosa (questo girando da soli, perchè in gara dovevi avere gli occhi a 360° e nessuno ti faceva sconti).
Nelle due uniche gare in F3, Silverstone e Brands Hatch, la seconda era certo più tecnica, bella ed impegnativa, ma la prima era un'ossessione: sembrava di dover affrontare sempre il Curvone o la Lesmo 2 in pieno
E i rettifili ti davano sempre il tempo di riflettere: durante la gara no, ma prima e dopo .............
Nella Milano Genova mi annoiavo per i primi 64 km, poi però iniziava, infine, la Serravalle
[/quote]
grazie mille per la risposta!!!
[/quote]
Grande la Serravalleeee!!!!
Soprattutto in direzione Genova eheh ma occhio ai freni.... si scaldano parecchio!!!!!