Il KERS troppo caro?L’anno prossimo le vetture di F1 saranno tutte equipaggiate del nuovo sistema KERS per il recupero di energia. Per i piccoli team lo sviluppo di un simile sistema potrebbe diventare un vero e proprio incubo.
In casa Williams ad esempio, si è piuttosto fiduciosi. "L’unica cosa che nel 2009 avrà un effetto sui nostri costi è il KERS," ha indicato sul sito ufficiale della F1 Adam Parr, direttore generale.
"Il nostro budget per la messa a punto del KERS rappresenta il 10% di quello che è consacrato all’aerodinamica e alla fabbricazione di pezzi in materiali compositi. Per cui non si tratta di una somma enorme e vediamo nel KERS un ottimo investimento per il futuro del nostro sport."
Alla Red Bull invece, alla quale non mancano certamente i mezzi finanziari, l’entusiasmo nei confronti del KERS è molto più contenuto. "Il sistema KERS è previsto dal regolamento 2009, per cui è un qualcosa che svilupperemo, ma è molto costoso e come squadra indipendente non abbiamo i mezzi finanziari dei grandi costruttori," ha precisato Christian Horner, direttore del team Red Bull.
Williams, BMW e Honda sono le scuderie che si oppongono fermamente al rinvio dell’introduzione del KERS, con successo poiché sarà obbligatorio dall’anno prossimo. Anche se in verità non sarà proprio obbligatorio, sarà opzionale, ma tutti i team lo impiegheranno perché apporterà in ogni caso un certo guadagno.
"La FIA ha stabilito un regolamento che minimizza la differenza tra le squadre che dispongono di un ottimo KERS e quelle che invece ne possiedono uno scarso. La potenza sarà disponibile solo per 6.5 secondi al giro. Il guadagno sarà dunque da uno a tre decimi al giro. Bisognerà inoltre riflettere alla ripartizione delle masse e quindi e quindi all’installazione del sistema. Quello che può apportare il KERS è un potenziale di sorpasso. Quando l’aderenza è buona permetterà di superare più facilmente," spiega Luca Marmorini, ingegnere presso la Toyota.
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