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La F1 degli ingegneri - piloti marionette

MessaggioInviato: 15/09/2007, 21:31
da Niki
Oggi su Sky ad un certo punto parlavano della partenza e hanno fatto vedere un servizio in cui Martin Brundle guidava una vecchia Red Bull, mi pare, e spiegava come funziona tutta la fase della partenza nella F1 di oggi.
Praticamente il giro di ricognizione lo fanno gli ingegneri dai box dicendo ai piloti marionette cosa devono fare e come devono comportarsi.
E' una cosa allucinante. Tutte quelle manette, i manettini, i pulsanti che sono sul volante, vanno modificati continuamente per inserire i dati che arrivano dalla pista nel computer che poi programmerà automaticamente la partenza nel migliore dei modi.
E hanno spiegato perchè è avvenuto il testacoda di Montoya nel gp di Australia di qualche anno fà, che all'epoca aveva fatto accusare il pilota colombiano di pipponaggine da parte delle varie scimmie.
Una vergogna senza precedenti. A questo punto cacciate i piloti e mettete gli ingegneri nelle auto.

La F1 degli ingegneri - piloti marionette

MessaggioInviato: 16/09/2007, 0:16
da gelax
infatti ha anche detto " se si preme troppo forte l'acceleratore e si fanno pattinare violentemente le ruote posteriori si rischia di perdere il controllo e fare come montoya......"

se non gli hanno detto che è un pippone cosa gli hanno detto???

o c'era qualcuno che gli frenava davanti come sotto al tunnel di monaco???

La F1 degli ingegneri - piloti marionette

MessaggioInviato: 17/09/2007, 13:28
da Powerslide
Vorrei spezzare una lancia a favore di Niki: quando accecato dal suo "antiferrarismo laudiano" scrive fesserie (lo dico senza offesa), tutti a rispondere dandogli (quasi sempre giustamente) addosso; quando mette sul piatto argomenti interessanti come questo (dismostrando così di essere uno che di F1 ne capisce), nessuno se lo fila.

L'apporto dato al pilota tramite radio e telemetria, sta sempre più influenzando l'andamento delle gare e rendendo un Cavaliere del Rischio :?: sempre più simile ad uno scolaretto accompagnato per mano da "mamma-ingegnere".
I pochi team-radio che vengono trasmessi sono da far venire il latte alle ginocchia: scalda le gomme, usa la mappatura 3, nella curva 5 usa il ripartitore sul 2, quello che ti precede si fermerà al pit quindi non rischiare, ecc. ecc.
Oggi il pilota è talmente teleguidato da perdere la percezione di ciò che gli accade attorno: se non gli dicono che il semaforo è rosso, lui lo "vede" verde (Massa, Canada 2007); se non gli dicono che c'è olio in pista, lui le bandiere giallo/rosse dei commissari le ignora e perde un GP già vinto (Raikkonen, Francia 2002). Oppure, sempre il finlandese a un Montecarlo di qualche anno fa: "Purtroppo non sono rientrato al pit all'uscita della SC, perchè da Londra :!: non hanno fatto in tempo a comunicarci la situazione data in tempo reale dalle rilevazioni GPS :!:

Insomma, mettano pure cinquanta manettini sul volante, ma imparino ad usarli senza suggerimenti di mamma-box.

Telemetria: il modo più costoso ed ingombrante (decine di TIR a occupare i paddok e centinaia d'ingegneri ad esaminare dati) per teleguidare il pilota. Non basta! Anche per livellarne le qualità e la sensibilità. Una volta il limite lo cercavi da solo, magari seguendo per giri e giri uno più bravo; oggi vai a vedere i suoi dati e gli succhi senza abilità o rischio la metà di quello che lui si è costruito con fatica ed intuito.
Potrei andare avanti così per altre tre pagine, ma penso che anche le vostre palle abbiano un limite di sopportazione, quindi chiudo qui, aggiungendo solo un paio di righe.
Sono stato pilota (poco) e ingegnere (troppo).
Non posso negare che le nuove tecnologie mi abbiano aiutato e di molto nel mio mestiere (ingegnere), ma come soddisfazione, intuito nel capire ciò che i piloti tentavano di comunicarmi a fine giro, mi hanno tolto talmente tanto da convincermi a piantarla lì.
Ma nella mia passione (pilota), ho sempre provato una sensazione masochisticamente piacevole: calata la visiera, di essere solo. Solo con la mia auto, la mia abilità, il mio coraggio e le mie paure: un'occhiata alle tabelle esposte al muretto e poi via per un altro giro.
Da solo :!:

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MessaggioInviato: 17/09/2007, 15:15
da gillesthegreat
scusate ma secondo me la questione non è nè così facile nè così elementare, perchè senò chi investe su alonso raikkonen sono degli imbecilli. a questo punto basta solo un ingegnere ottimo e uno come yamamoto con la ferrari vincerebbe il titolo????
no secondo me la cosa è molto diversa. il pilota conta e conterà sempre.

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MessaggioInviato: 17/09/2007, 16:28
da Uitko
[quote=""gillesthegreat""]scusate ma secondo me la questione non è nè così facile nè così elementare, perchè senò chi investe su alonso raikkonen sono degli imbecilli. a questo punto basta solo un ingegnere ottimo e uno come yamamoto con la ferrari vincerebbe il titolo????
no secondo me la cosa è molto diversa. il pilota conta e conterà sempre.[/quote]
Anche il miglior pilota della terra, se non ha un ingegnere che lo guidi dai box con le impostazioni da apportare all'auto, non andrà mai da nessuna parte.
Diciamo che poi ci deve mettere ancora un po' del suo per fare la differenza con gli altri piloti, ma di sicuro è molto minore che non avere un buon ingegnere/stratega alle spalle che ti organizzi per bene la gara.

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MessaggioInviato: 17/09/2007, 19:02
da sgarbo
A proposito di Traction control. Sarà interessante l'anno prossimo vedere come reagiranno i veterani della Forumla 1. E' anche per questo che spero che Pantano trovi un posto per l'anno prossimo, perchè avrebbe un grosso vantaggio...lui, come Glock, sotto interesse della Toyota come titolare al posto di Ralf, e per me Glock vale più di Nakajima, ma in cuor mio spero che la Toyota si prenda il giapp così noi della Williams non dobbiamo rischiare di schierare quello "sfasciamacchine"....

La F1 degli ingegneri - piloti marionette

MessaggioInviato: 17/09/2007, 20:29
da Niki
Secondo me la faccenda del traction control verrà aggirata bellamente dalle squadre.
Anche in occasione della GP2 di domenica scorsa stavano dicendo che... non ricordo il nome ora, sta testando i sistemi di partenza che useranno le squadre il prossimo anno.
Sistemi di partenza? Cosa significa? A casa mia il sistema di partenza normale, senza diavolerie elettroniche, è formato da pedale, cavo e farfalla.
Vedrete che l'anno prossimo dopo qualche gran premio uscirà qualcosa.

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MessaggioInviato: 17/09/2007, 20:33
da Niki
[quote=""gillesthegreat""]scusate ma secondo me la questione non è nè così facile nè così elementare, perchè senò chi investe su alonso raikkonen sono degli imbecilli. a questo punto basta solo un ingegnere ottimo e uno come yamamoto con la ferrari vincerebbe il titolo????
no secondo me la cosa è molto diversa. il pilota conta e conterà sempre.[/quote]

Può esserci l'ingegnere che vuoi, ma se il pilota non è capace di trasformare in azioni quello che gli dice l'ingegnere non va da nessuna parte.
Una volta i piloti erano piloti, anche le più pippe. Ora sono esecutori.
Faccio come il vecchio, ogni tanto tiro fuori qualche massima. Mi sto rincoglionendo di brutto :lol:

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MessaggioInviato: 17/09/2007, 23:04
da Powerslide
[quote=""Niki""]Anche in occasione della GP2 di domenica scorsa stavano dicendo che... non ricordo il nome ora, sta testando i sistemi di partenza che useranno le squadre il prossimo anno.
Sistemi di partenza? Cosa significa?[/quote]

Non ho sentito la notizia, mi auguro però si riferisse a un problema veramente serio da risolvere.
Non esiste partenza di GP2 in cui una o più macchine non restino ferme, mentre quelle dietro le sfilano in piena accelerazione.
Esiste un sistema di protezione del motore Mecachrome che interviene spegnendolo, quando la temperatura del liquido di raffreddamento raggiunge i 105°.
Ora immaginate un'auto di elevata potenza specifica, priva di ventole di raffreddamento e con i radiatori dimensionati per una portata d'aria che si ottiene solo ad alte velocità. Fatele percorrere qualche chilometro a bassa velocità e poi restate fermi anche per un minuto, tenendo un minimo di 3.000 giri. Quante probabilità ci sono che venga raggiunta una temperatura di 105°? :twisted:

Sono passati 25 anni dalla scomparsa di Paletti, ma i coglioni (o dovrei chiamarli criminali?) sono sempre a capo del nostro sport :!: :cry:

La F1 degli ingegneri - piloti marionette

MessaggioInviato: 18/09/2007, 10:14
da groovestar
Quanto analizzato in questo Topic è giustissimo
E' impressionante come oramai gli Ing,Telemetristi e tecnici specializzati siano costantemente in contatto col pilota,consigliando(e spesso imponendo)la strategia di corsa da attuare,quando e dove attaccare e quando invece desistere perchè inutile(???).

Oramai in questo sport il limite della vettura viene trovato al simulatore e sempre meno in pista e le variazioni minime di assetto(meccanico come aerodinamico)limano di centesimi di secondo le prestazioni,ben più del piede e della sensibilità,del coraggio.
I piloti si trovano così una sorta di linea guida da seguire,e la loro gara spesso si trasforma in un seguire strettamente delle tabelle preimpostate nel pregara(o spesso anche nel WE precedente)mantenendo sempre alta la concentrazione.
Non è un caso che in questi anni fra i piloti di vertice si vedano sempre errori di guida ed uscite di pista e,quelli che adesso chiamiamo ERRORI,sono delle sbavature che al massimo ti fanno perdere mezzo secondo(ed è impressionante come mezzo secondo possa significare la Pole o a volte la quarta o quinta posizione!):questo perchè oramai i margini di errore sono minimi

Una volta(e non moltissimi anni fa)i piloti erano soli a dover gestire la loro strategia,le gomme,studiare la guida in pista degli altri piloti e carpirne le differenze;a volte inventavano la traiettoria migliore per limare i tempi o la cambiata diversa rispetto al resto del gruppo e soprattutto,erano umani e sbagliavano:capitava spessissimo che fenomeni come Magic o il Professore(per non parlare del Leone)sbagliassero una o due gare nell'arco di una stagione e che compromettessero da soli le proprie gare.
Adesso si vede davvero di rado ed una gara fallita spesso significa un terzo posto invece che un secondo,mentre una volta significava essere per prati o a muro.

Vero erano altri tempi,ma erano anche altri piloti,che dovevano correre in condizioni estreme(basti guardare il camera car di Berger del 90),ora è tutto standard.

Io auspico davvero una grossa limitazione dell'elettronica,partenze vere e zero controllo della trazione;voglio rivedere i controlli di vetture in sovrasterzo e una guida più per piloti che per astronauti.

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MessaggioInviato: 18/09/2007, 19:45
da Jackie_83
Magari!!!

Mi ricordo ke già ai tempi si parlava di F1 noiosa, di vetture troppo Hi-tech (confrontate a quelle di oggi una Ferrari 641 o una McLaren Mp4/5b fanno la figura delle vecchie 500...) di trenini di piloti ke non si superavano fino al cambio gomme ecc...

Ma guardando quelle camera-car vedevi il pilota senza servosterzo, ke veniva sballottato all'interno del cockpit, ke guidava col suo stile unico e ti chiedevi "ma come diavolo fa a guidare quel mostro??"....e questi piloti, praticamente soli in balìa dei loro quasi 700Cv di tanto in tanto sbagliavano, ma nessuno li crocifiggeva perchè tutti sapevano ke x guidare una F1 al massimo bisognava essere qualcosa di disumano...

....e TUTTI quelli ke prendevano il posto in griglia lo erano! i brocchi infatti solitamente il venerdì mattina facevano le valigie e se ne tornavano a casa



Invece ora quando li guardi in Tv li vedi guidare in maniera del tutto uguale, stesse cambiate, stesse frenate , stesse traiettorie...al max vedi qualche "temerario" che salta di + sui cordoli (sembra di vedere Gp4...), non piegano nemmeno + la testa in curva perchè ora mettono imbottiture all'inteno delle protezioni laterali x non affatcare il collo nelle curve!

Anche i guasti ormai sono una rarità....se ti si rompe 1/2 volte la macchina in UN ANNO hai praticamente perso il mondiale...

E gli ingegneri via radio...beh, una tristezza! sembrano degli insegnanti d'asilo...W IL PROGRESSO!!!! :?

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MessaggioInviato: 18/09/2007, 20:21
da Aviatore
[quote=""Jackie_83""]
Anche i guasti ormai sono una rarità....se ti si rompe 1/2 volte la macchina in UN ANNO hai praticamente perso il mondiale...
[/quote]

:evil: :evil: :evil:
barcellona/nurburgring
:evil: :evil: :evil:

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MessaggioInviato: 18/09/2007, 21:01
da gelax
[quote=""Jackie_83""].............
Ma guardando quelle camera-car vedevi il pilota senza servosterzo, ke veniva sballottato all'interno del cockpit, ke guidava col suo stile unico e ti chiedevi "ma come diavolo fa a guidare quel mostro??"....e questi piloti, praticamente soli in balìa dei loro quasi 700Cv di tanto in tanto sbagliavano, ma nessuno li crocifiggeva perchè tutti sapevano ke x guidare una F1 al massimo bisognava essere qualcosa di disumano...
.................. :?[/quote]

adesso vedi che a blanchimont si mettono a giocare con il ripartitore di frenata ( cosa che fanno praticamente ad ogni curva...) mentre afrontano il curvone a oltre 300 km/h con una mano, e intanto si grattano il naso con l'altra........

si, forse un po' di differenza c'è..............

prendono piu scossoni al simulatore con un dfp con il FFB al 150% che dentro l'abitacolo.

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MessaggioInviato: 19/09/2007, 10:47
da Baldi
Nel 1927 Charles Lindberg trasvolò l'oceano in solitario su un monoplano usando una bussola e una cartina presa da un atlante e guardando davanti solo con un periscopio poichè il suo Ryan NYP non aveva vetro anteriore in quanto c'era un unico grande serbatoio zeppo di carburante...
...che se solo non fosse riuscito a staccare le ruote da terra al decollo sarebbe andato a sbattere scoppiando.

Adesso l'oceano viene passato un poche ore di viaggio su mastodonti che portano 500 e oltre persone o volano alla velocità doppia del suono...

E' il progresso!

E alla fine degli anni settanta, quando arrivò in F1 la Lotus ad effetto suolo... tutti a dire che ormai le auto erano predominanti e fredde rispetto alle difficili, spettacolari e gloriose auto di appena 5 annni prima...

E' il progresso!

Non so se piangere, sorridere o ridere a crepapelle!!!

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MessaggioInviato: 19/09/2007, 11:12
da guny
Mi sta bene il progresso portato agli estremi valori per le persone comuni, al fine di render loro la vita piu' comoda, mi fa un po' incavolare se questo concetto viene portato nel mondo dello sport. Fino a qualche giorno fa avevo una Mondeo (avessi detto..... :? ) che aveva il computer di bordo (anno 2001). L'altro giorno l'ho cambiata con una Fiat Ulysse (avessi detto.... :? ) il cui computer di bordo fa sembrare una vecchia macchian da scrivere quello della Mondeo di soli (?) 6 anni prima. Aggiungo che la Mondeo non aveva i sensori per il parcheggio (quindi avevo i paraurti totalmente grattati) mentre l'Ulysse permette il parcheggio anche ad un imbecille (io). In Formula 1, pero', è inaccettabile che ci sia controllo della trazione, servosterzo, mappature, programmazione software, ecc. ecc. Non vorrei tornare alle macchine dei tempi di Fangio, pero' riuscire a vedere l'evidenza della differenza di talento tra i vari piloti sarebbe auspicabile. Nel frattempo, lasciatemi schumacherare.......... [smilie=adora.gif] [smilie=adora.gif] [smilie=adora.gif] [smilie=adora.gif] [smilie=adora.gif] [smilie=adora.gif]