da Jackie_83 » 09/07/2007, 17:16
[quote=""Mendocino""][quote=""sundance76""]
Beh, tanto per dirne una tra le tante, io mi ricordo al GP Brasile '99 Jean Alesi sulla Sauber nei primi giri era 22° ma rimontò spettacolarmente fino al 5° posto, prima che il cambio Sauber ( che quell'anno non si riusciva ad adattarlo al motore Ferrari ) lo lasciasse come di consueto a piedi....
Per non parlare di Schumacher da ultimo a terzo a Monza '92 o a Suzuka '98 ( poi ritirato). E poi Prost 22° a Monaco '93 e quarto al traguardo.
Ma queste sono tra quelle che ho visto in diretta, altrimenti ce ne sono molte altre, tipo Prost in Sudafrica '82 con la Renault, Stewart a Monza e Kialami '73 per arrivare al celebre Clark di Monza '67...[/quote]
Senza scomodare Santi e Padroni e Ladroni, tra le indimenticabili perle brasiliane incastonerei le due gare anomale vinte da Rubinetto, la prima (della carriera addirittura) a Hockenheim, quando partì 18mo, infilò 20 sorpassi, approfittò della safety per la famosa invasione del meccanico Mercedes e condusse alla vittora la Ferrari, braccata dalle Mecca di Hakkinen e Coulthard, su un circuito talmente vasto che ci pioveva soltanto nella parte mista del motodrome.. In quel punto Barrichello, in crisi di gomma, si avvantaggiava grazie alle indubbie doti di funambolo della pioggia, per poi centellinare la perdita di vantaggio nella parte veloce, dove i due assatanati avversari gli prendevano metri su metri.
Da scaricare e rivedere milioni di volte.
Buttate in pista un folle, e vedrete vincere Barrichello... Tre anni dopo, Silverstone 2003, Rubens coglie un altro momento magico. Parte in pole, parte male, perde due posizioni e vede complicarsi la gara quando, dopo la safety per l'ingresso del santone in gonnella, si ritrova settimo a remare conto i migliori ossi duri delle quattro ruote. Due sorpassi a Raikkonen, uno a Trulli, uno a Ralf più altri sparsi qua e là. Pole, giro veloce e vittoria. Senza pioggia. Senza parole.
Edit su ieri:
Ricordate il giro veloce di Indianapolis? Qualcuno su questo forum, gillesthegreat mi pare, scrisse che Raikkonen aveva girato più veloce di tutti per il 75% della gara. Negli USA abbiamo perso probabilmente una vittoria per una qualifica cattiva ed una partenza pessima. Ma è lì che ho avvertito che qualcosa stava inesorabilmente cambiando, che l'alcolico biondo aveva preso la via del risveglio e che di lì a poco le cose sarebbero tornate "normali".
Ed è strano che proprio Silverstone abbia significato il ritorno a questa normalità: Raikkonen velocissimo, infallibile (ehm.... parlo di domenica) a dare martellate al cronometro con la precisione di un orafo e un Alonso veramente Alonso, migliore, come si deve, del suo fenomale compagno di squadra.
Proprio Silverstone, casa di Hamilton e del popolo bramoso di vittoria e desideroso di incoronare il suo nuovo Re bambino, proprio in terra anglosassone, dove tutto avrebbe dovuto concretizzarsi.
Fanc*lo alle spie, ho visto la ferrari che voglio vedere, che speravo di ritrovare: testa bassa a lavorare, a sviluppare pacchetti interi di soluzioni nuove, a far fruttare idee originali della serie "ma a cosa servono quei copponi?", testa bassa e sorriso malvagio sotto i baffi, a dire "aspetta, che te la faccio vedere io, la Formula1", testa bassa e tutti insieme, cattivi, come sempre, più di sempre.[/quote]
questo post merita un [size=18px]QUOTONE ESAGERATO![/size]