da groovestar » 29/11/2021, 10:28
Penso che i risultati del Team Williams, la sua parabola e la sua storia, siano qualcosa senza eguali in Formula 1, e rappresentino un'eredità da preservare ad ogni costo.
Un uomo cocciuto, con poco talento per la guida, ma una enorme e ferrea volontà, unita ad un occhio speciale per il talento.
A 27 anni è il team principal di Piers Courage, a 30 si arrabatta con partnersphip estemporanee e pochissimi soldi, venendo guardato con sospetto, a 34 unisce le forze con Wolf e fallisce miseramente, venendo praticamente estromesso dal suo socio, a 35 riparte da zero, in un ex negozio di tappeti, assieme ad altri due cocciuti, il talentuoso Head e l'affamato e sottovalutato Jones con petrodollari e sponsor arabi, a 36 corre nelle retrovie e si fa a malapena intravedere, a 37 vince la sua prima gara con una delle monoposto più iconiche della storia dello sport, a 39 perde un titolo piloti non appoggiando il coetaneo Reutemann e lasciando libero di vincere Alan Jones, a 40 lotta contro i giganti del turbo e delle grandi case automobilistiche con un aspirato ed un finlandese burbero e grintoso, vincendo in un anno tragico, a 42 punta sulla Honda ed in due anni diventa il riferimento per l'intera categoria con una seconda vettura iconica, a 44 inizia la sua seconda e più difficile vita, riprendendosi quando viene dato per morto e, nonostante tutto, vince 3 mondiali su 4, ma viene abbandonato da Honda prima e da Mansell poi, a 47 anni si lega a Renault, vincendo una gara nell'anno del ritorno, a 49 convince Mansell a tornare da lui che, per i 50 anni, coronerà il sogno iridato con una delle vetture più belle e dominanti della storia, a 51 da il benservito a Nigel ed accoglie Prost, rivince entrambi i titoli e, per coerenza, da il benservito ad Alain per coronare l'idea di avere in auto il pilota più forte e da lui più ammirato, a 52 anni vede morire Ayrton e dovrà fronteggiare la peggiore accusa di tutte: quella di aver ucciso il più grande, vincerà il titolo costruttori, ma non lo potrà festeggiare, a 53 anni scommette sul figlio di Gilles ma, a 54 anni, vedrà il dominio del figlio di Graham Hill, da lui già scaricato, ma l'anno dopo lo vedrà trionfare di furbizia e scaltrezza contro Schumacher, a 56 anni sa che il suo dominio è terminato, ma darà un'occasione ad Alex Zanardi, in un matrimonio che scontenterà entrambi, a 58 anni lega il suo futuro a BMW e ad un colombiano cresciuto nel suo team che, a 59 anni, gli regalerà una agrodolce vittoria a Monza, in un'annata in cui il suo team era tornato ai vertici, a 61 anni affida ad una donna la realizzazione della vettura che, con Montoya, contenderà il titolo all'imbattibile Ferrari di Schumacher fino alla penultima gara, arrivando anche ad un soffio dal mondiale costruttori, a 63 anni vedrà il partner tedesco abbandonare la nave e dovrà partire da zero, ma affidandosi al figlio del vincitore del titolo 1982 che, a debutto, coglierà il giro più veloce e lotterà come un leone nonostante mezzi e motorizzazioni sempre più lontane dai vertici, a 70 anni, dopo aver visto Nico Rosberg accasarsi alla Mercedes, darà un'occasione al nipote di Ayrton, che affiancherà un venezuelano dalla valigia pesante, tanto talentuoso quanto inaffidabile, il brasiliano farà una buona stagione, ma l'ultimo acuto iridato verrà regalato proprio da Maldonado, per una volta impeccabile ed imprendibile, alla guida di una Williams Renault che porta i colori delle annate più dominanti e tragiche, ma nemmeno il tempo di festeggiare che un incendio presagirà le tristi sorti del team che, al compimento del 71esimo anno di Frank, coleranno a picco, convincendo l'ormai stanco inglese a farsi da parte...
Alla figlia Claire toccherà stringere un legame con Mercedes prima e Stroll poi, salvo vedere il canadese abbandonare la nave in cerca di nuovi e più affabili lidi.
E' storia dell'altro ieri l'addio della famiglia al team e la cessione ad un anonimo gruppo di investitori.
In uno strano cerchio del destino, un uomo che ha corso con niente, si ritrova di nuovo con niente, ma con un'eredità di vittorie e carisma ineguagliabili.
Grazie Frank, e se conquisti il cuore di un "nemico" ferrarista, è perchè hai fatto davvero qualcosa di grande.